La Polizia di Stato in questi giorni sta rilanciando la sua campagna permanente contro la violenza di genere “Questo non è amore“, con uno spot molto significativo.
Protagonista è una donna, anzi, una vittima della violenza: Filomena Di Gennaro. 30 secondi sulle reti Rai e sui canali social, per dire NO alla violenza sulle donne, in collaborazione con il Dipartimento per l’informazione l’editoria della presidenza del Consiglio dei Ministri.
Perché dobbiamo renderci conto, una volta per tutte, che la violenza sulle donne è un fenomeno che non riguarda solo le vittime o i parenti, ma tutti noi, non soltanto il 25 novembre Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, non soltanto quando una donna viene uccisa o ferita, ma sempre, perché siamo chiamati giorno per giorno a contribuire al miglioramento di questa situazione sempre più difficile e dolorosa.
È proprio Filomena Di Gennaro la protagonista di questo spot e del video è una vittima alla quale, nel 201, il fidanzato o quello che credeva fosse il suo fidanzato le ha sparato otto colpi di pistola, perché non si rassegnava alla fine della loro storia, il 13 gennaio 2006.
Un amore malato, del quale Filomena, ex carabiniere, sopravvissuta a questo terribile attacco ne porta i segni vivendo in una sedia a rotelle, ma che non le ha certo impedito di rifarsi una vita con una persona che l’amava veramente, con la quale rifarsi una vita sposarsi e avere dei figli.
Da un amore malato è passata a un amore sano, con il quale è riuscita a superare l’orrore di quella violenza, che racconta nelle scuole superiori per testimoniare ai giovani e soprattutto per invitarli a non restare inermi ed in silenzio quando si verificano i primi segnali di un rapporto tossico, e anche quando non si è coinvolti direttamente.
“Ognuno di noi deve sentirsi responsabile e lavorare, affinché’ tutti imparino a distinguere l’amore malato dall’amore sano“, sostiene Filomena.
“Questo non è amore“, dunque, è la campagna con la quale la Polizia di Stato da anni è scesa a fianco delle donne.
In tutte le province italiane si svolgono incontri per invitare le donne a reagire, ad uscire dall’isolamento, grazie al supporto di un’equipe, formato da personale specializzato della Polizia di Stato. In situazione di pericolo è importante rivolgersi alla Forze dell’ordine oppure contattare la rete nazionale antiviolenza con il numero 1522.
Inoltre, in molte province italiane è attivo il ‘protocollo Zeus‘ che offre un percorso di recupero che faccia comprendere al carnefice il disvalore delle sue condotte, diminuendo i casi di recidiva.
Foto tratte dal web