“Meglio mordersi la lingua, così non si possono fare chiacchiere”, Papa Francesco lo consiglia spesso

Il Catechismo della Chiesa Cattolica riporta: “Si rende colpevole di maldicenza colui che, senza un motivo oggettivamente valido, rivela i difetti e le mancanze altrui a persone che li ignorano. Si rende colpevole di calunnia colui che, con affermazioni contrarie alla verità, nuoce alla reputazione degli altri e dà occasione a erronei giudizi sul loro conto”.

Calunnie, pettegolezzi sono il pane quotidiano di persone malate, senza scrupoli, senza amore che operano il male, per danneggiare chi ai loro occhi è migliore di loro e quindi va colpito.

Papa Francesco affronta spesso questo argomento, addirittura ha iniziato proprio a poco più di un mese dalla sua elezione al soglio pontificio.

In un’omelia a Santa Marta ha puntualizzato che la “calunnia è un peccato, ma è anche qualcosa di più, perché vuole distruggere l’opera di Dio e nasce da una cosa molto cattiva: dall’odio. E chi fa l’odio è Satana” . 

Parlare male dell’altro o semplicemente insinuare, perché spinti dall’invidia, è distruggere il prossimo, ma anche se stessi. Una sorta di Caino, il primo omicida della storia.

Chi causa maldicenze ha gravi problemi, perché non sa vivere, non sa interagire, altro che definirsi “un buono”.

Anche Papa Francesco lo ha fatto notare in un suo intervento: “Non c’è bisogno di andare dallo psicologo per sapere che quando uno denigra l’altro è perché lui stesso non può crescere e ha bisogno che l’altro sia abbassato per sentirsi qualcuno” . Oh, quanta verità nelle parole del Pontefice.

Persone del genere è bene allontanarle, senza mai colpo ferire.

In conclusione, “Meglio mordersi la lingua. Ci farà bene: la lingua si gonfia e non si può parlare, così non si possono fare chiacchiere“, come consigliato dal Santo Padre.

Foto tratta dal web, “Le pettegole”  di Viktoriya Bubnova

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