Perché la Fibromialgia è ancora invisibile?
Carissime Fibromialgiche, per rispondere a questo interrogativo bisogna fare una breve analisi. La fibromialgia è un dolore silenzioso, un nemico invisibile, una malattia ancora non riconosciuta nella sua completezza dalla società. E’ una malattia nota solamente ai diretti interessati e ai famigliari, che ogni giorno si trovano ad affrontare la quotidianità con estrema fatica, estrema sofferenza una vera e propria battaglia. La fibromialgia non lascia segni, non produce una ferita visibile è un dolore invisibile, non facilmente riconoscibile, ma produce nelle persone che ne soffrono, un dolore silenzioso e snervante. Una condizione che impedisce un vita fatta di normalità; essa si insinua nei rapporti personali, nella relazione di una vita a due, nel rapporto con i figli, con gli amici e, tenta di demolire, lo spirito, la gioia dello stare insieme. La Fibromialgia, la signora invisibile è subdola, non lascia segni, non si fa vedere, si mimetizza come un alieno che vuol abitare sotto la tua pelle, vuole il tuo corpo e lo vuole prendere a tutti i costi, cercando giorno dopo giorno di cambiare le tue abitudini, i ritmi del tuo sonno, della tua veglia, le tue attività, le tue relazioni sociali. Allora carissime, incessanti e continue devono essere le nostre attività informative e di sensibilizzazione, perché il risultato prima o poi arriverà, e finalmente questa malattia sarà resa visibile agli occhi di chi doveva e/o deve dare ancora una concretezza ai provvedimenti socio-sanitari a favore delle Fibromialgiche. Come Associazione, in più occasioni, abbiamo partecipato al “Patto per la Salute” per affermare sempre più forte il concetto di universalità del diritto alla salute. Quel diritto che viene ripetutamente invocato e che deve essere riempito di contenuti concreti, altrimenti rischia di restare un valore “vuoto”. I contenuti, devono affermare anche un forte punto di vista dei cittadini, altrimenti la sua attuazione resta affidata unicamente alla discrezione di chi gestisce l’appropriatezza, lo stato di bisogno e i criteri di selezione, per elargire tali prestazioni. Ad oggi non esistono le pillole per combattere la fibromialgia e nessun rimedio miracoloso. Gli attuali approcci consigliati per contrastare il dolore invisibile non sono molti e vanno dagli interventi per ridurne gli effetti del dolore con farmaci condivisi, a terapie cognitive comportamentali. Anche l’alimentazione è importante, con particolare attenzione al consumo eccessivo di glutine, di zuccheri. Molto indicata una leggera attività fisica. Inoltre il sostegno dei famigliari è indispensabile per sostenere le persone malate, aiutandole in un atteggiamento di fiducia nel prendere la vita con maggiore leggerezza, diminuendo lo stress nel delegare il peso di responsabilità ad altri.
Allora carissimi amici di sventura, voi non avete scelto questa malattia, però voi potete lottare tutti insieme per questi diritti, non è solo un diritto ma è un dovere. Voi tutti sicuramente conoscete la storia di quelle 4 persone, chiamate ognuno, qualcuno, ciascuno e nessuno, non può essere ancora oggi una giustificazione quella di scaricare le proprie responsabilità. Il mondo è un posto pericoloso, non a causa di quelli che compiono azioni malvagie ma per quelli che osservano con indifferenza senza fare nulla. Allora sappiate che ogni volta che noi difendiamo una persona più debole ed agiamo per migliorarne la condizione e/o lottiamo contro un’ingiustizia, noi trasmettiamo una piccola onda di speranza, che si propaga fino all’infinito. Io ci metto tutto me stesso, e ciò che mi spinge a farlo è il vissuto di 30 anni con mia moglie fibromialgica. Sono alla ricerca di persone motivate come me! Francesco PICCERILLO
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