Covid-19 Premier Conte: “Non possiamo vanificare gli sforzi sin qui fatti”

Le misure restrittive per l’emergenza Covid-19 sono state prorogate fino al 3 maggio.

Lo ha ribadito il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa, ieri, 10 aprile, da Palazzo Chigi.

Una misura che definisce “necessaria di cui mi assumo tutte le responsabilità politiche”.

Inizia così la presentazione del  dpcm sulle misure di contenimento attuate per l’epidemia da coronavirus.

Sono previste dal 14 aprile  alcune riaperture: librerie, cartolerie e negozi di abbigliamento per bambini. 

Ribadisce ancora una volta che “Non possiamo vanificare gli sforzi sin qui fatti”, perché c’è il rischio di   “Un aumento dei decessi e delle vittime”, ha affermato il premier, perché rischiamo di “ripartire daccapo”.

 Sul tema Mes, Giuseppe Conte  ha spinto attaccando Matteo Salvini e Giorgia Meloni e dice:  “Mentono, non è stato istituito o attivato”

“L’Italia non ha firmato alcuna attivazione del Mes: non ha bisogno del Mes, perché lo ritiene totalmente inadeguato e inadatto all’emergenza che stiamo vivendo”.

L’attenzione, quindi, è spostata sui temi europei ed incalza: “Questo governo non lavora col favore delle tenebre: guarda in faccia gli italiani e parla con chiarezza”.

“Il Mes esiste dal 2012, non è stato istituito ieri o attivato la scorsa notte come falsamente e irresponsabilmente è stato dichiarato da Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Questo governo non lavora col favore delle tenebre: guarda in faccia gli italiani e parla con chiarezza”.

Parla di “economia di guerra” e di Eurobond e dice: “La principale battaglia è un fondo da finanziare con una vera e propria condivisione economica dello sforzo, come ad esempio gli Eurobond“. 

L’orizzonte 3 maggio fa trasparire la speranza di una ripartita graduale ed afferma: “La speranza  è che dopo il 3 maggio si possa ripartire con cautela e gradualità ma ripartire: dipenderà dai nostri sforzi”. 

Dalle sue parole emerge la determinazione ad allentare il prima possibile le misure pertutte le attività produttive, ma aggiunge:” Non siamo ancora nella condizione di farlo, dobbiamo attendere ancora”.

Altro obiettivo è la cosiddetta Fase 2 del quale il lavoro è già partito. Ed aggiunge: “ Servirà un programma articolato e organico su due pilastri: un gruppo di lavoro di esperti e il protocollo di sicurezza nei luoghi di lavoro”.

Giuseppe Conte, inoltre, invita le aziende a sanificare. Poi ufficializza la creazione della task force  di esperti,   tra i quali  giuristii, economisti. La  task force  sarà coordinata dall’ex Ad di Vodafone, Vittorio Colao. Questo per  mettere in atto tutte quelle misure necessarie per la fase della ripartenza del Paese, dopo che sarà superato il lockdown.

La situazione è in fase di decrescita, lo dice l’Istituto Superiore di Santità, ma è ovvio che non bisogna abbassare la guardia.

Il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, ha ribadito: “Il quadro ci dà indicazioni di efficacia delle misure. Non dobbiamo illuderci che la situazione si risolva”.

 

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