Annalisa Durante e Giancarlo Siani rivivono a Ombre Festival: incontro con Paolo Miggiano e Giancarlo Siani, il 12 giugno 2017

Riproponiamo l’articolo della professoressa Chiara Vitali, in occasione della presentazione del libro di Paolo Miggiano, a cura di Elisa Fornaro, avvocato del Foro di Viterbo e la giornalista Laura Ciulli, con il dr.  Paolo Siani, ad Ombre Festival, il 12 giugno 2017.

La Citroen Mèhari di Giancarlo Siani

Tanto ancora abbiamo da imparare dal mondo della classicità. Il commediografo latino Plauto ci ha donato una proverbiale sentenza, la cui veridicità non è mai svanita nel corso dei secoli, anzi, è andata corroborandosi sempre più. Homo homini lupus. L’uomo è un lupo per l’uomo: per istinto di sopravvivenza, proprio come un lupo, ognuno di noi tende a soffocare il più debole.

Ma probabilmente questo meccanismo scatta non tanto per lo spirito di conservazione, quanto per la sete di potere e per un’insita inclinazione egoistica dell’essere umano. E così, l’unione fa la forza: come i lupi attaccano insieme per sbranare le loro prede, così anche gli uomini si coalizzano in gruppi per mangiare dal piatto della convenienza comune.

Quando gli uomini si organizzano in branchi in nome del male e dell’interesse, allora nasce un pericolo epidemico e mortifero. Quando la criminalità organizzata, per ottemperare i suoi perversi istinti, si muove, allora non c’è scampo per nessuno. A costo di mietere vittime innocenti pur di ottenere quel succulento bottino.

E di due, paradigmatiche, vittime della Camorra è risuonata l’eco in Piazza del Plebiscito nella sera del 12 luglio: Ombre Festival sceglie Annalisa Durante e Giancarlo Siani come protagonisti di un importante evento tra quelli magistralmente organizzati.

Laura Ciulli, giornalista e direttrice della testata TusciaMagazine, e Elisa Fornaro, avvocato del Foro di Viterbo non nascondono l’emozione nel presentare i due prestigiosi ospiti: il primo è Paolo Miggiano, ex elicotterista della Polizia di Stato e pubblicista nonché autore di numerosi libri, tra cui Annalisa Durante. Morire a Forcella a quattordici anni.

Laura Ciulli ne legge un estratto, e la vicenda gela subito il pubblico presente: una ragazza giovanissima uccisa il 27 marzo 2004 per errore in uno scontro a fuoco interno al clan camorrista della famiglia Giuliano. Paolo Miggiano è una figura completa, uno scrittore che coltiva i suoi libri nella humus del suo passato di poliziotto. Il frutto è un prodotto di altissimo valore sociale ed educativo. Annalisa Durante deve essere raccontata. Annalisa Durante deve diventare uno di quei tanti personaggi da introdurre nelle scuole, dove Miggiano pensa debba scoccare la scintilla per combattere la criminalità organizzata attraverso la cultura sul fenomeno.

Il secondo ospite è Paolo Siani. E questo cognome fa immediatamente virare lo sguardo dei presenti su quella Citroën Méhari verde accanto al palco. È la macchina di Giancarlo Siani, il giornalista d’inchiesta morto ammazzato a soli ventisei anni il 23 settembre del 1985, per ordine del boss Lorenzo Nuvoletta. Letale fu quel suo articolo del giugno precedente, relativo alle modalità con cui era avvenuta la cattura di un altro boss, Valentino Gionta.

Il fratello maggiore Paolo, direttore dell’UOC Pediatrica AORN Santobono Pausilipon e presidente della Fondazione Po.l.i.s., opera quotidianamente affinché la perdita di Giancarlo non risulti vana. Collabora con la Polizia di Stato a favore delle vittime della criminalità organizzata e per il recupero dei beni confiscati della Regione Campania. Quell’automobile, nonostante il dolore che in un primo momento rappresentava per la famiglia Siani, è ora diventata, grazie all’impegno di Paolo, un memento che serva a scuotere le coscienze di tutti.

Annalisa e Giancarlo vivono ancora: la giovane donna tramite un gesto d’amore che nel sud del nostro Paese è ancora una sorta di tabù, ovvero la donazione degli organi; il coraggioso giornalista guida di nuovo la sua Méhari e porta la sua parola di denuncia nei posti più disparati.

Due quadri drammatici identici e diversissimi al contempo hanno svelato dalla tela Miggiano e Siani. Due voci differenti sono confluite in un grido corale contro le mafie. Entrambi hanno sottolineato la fondamentale importanza del dovere, del dovere in ogni sua sfumature: da quello generale delle istituzioni fino ad arrivare a quello particolare di ogni singolo elemento della società, quest’ultima vittima e carnefice.

Il senso del dovere. Scomodiamo un altro drammaturgo classico, allora. Cecilio Stazio, che così si espresse: homo homini deus est, si suum officium sciat. L’uomo è un dio per l’uomo, se conosce il proprio dovere.

Nella speranza che eroi come Annalisa e Giancarlo spazzino via il lato ferino e bestiale di tanta umanità, con l’augurio che l’uomo possa finalmente riscoprire, tramite l’esercizio del dovere sociale, il potere divino dell’altruismo e del bene comune.

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