Covid-19, Silvia Barbagallo: “Se mappassero tutti scopriremmo di averlo già avuto e da tempo”

Una vicenda che testimonia che in  Italia, purtroppo, i contagi sono superiori rispetto al numero confermato dalle statistiche ufficiali.

È la storia di Silvia Barbagallo, un’organizzatrice di eventi, che sul suo profilo Facebook scrive la sua esperienza con il coronavirus. La commentano in molti, il suo post gira sul social network tra una condivisione e l’altra, tra scambi di opinioni. Diventa virale insomma. L’ho letto anche io.

La donna scrive così:

“Ho avuto il Covid. È stato quasi certamente in dicembre al rientro dall’Africa, quando ancora non sapevamo nulla di ciò che sarebbe accaduto. Una febbre violenta, tosse fortissima e inizio di polmonite rientrata per fortuna velocemente usando solo paracetamolo e cortisone.

Ma all’epoca il medico la derubricò a fastidiosa influenza stagionale.
L’ho scoperto per caso in questi giorni perché mi hanno trovato gli anticorpi nel sangue e sono negativa ora (ovviamente essendo passati molti mesi).
L’ho avuto però (ribadisco pur non avendolo più) ma non sono entrata, non entro, in nessuna statistica e di casi come il mio immagino ce ne siano molti.
I dati che da due mesi leggiamo e ascoltiamo non sono attendibili o meglio danno una rappresentazione incompleta dello scenario complesso.
Se mappassero tutti scopriremmo di averlo già avuto e da tempo in tanti e soprattutto sembra abbastanza chiaro che questo virus era in circolo già mesi prima dell’inizio di questa tragedia collettiva”.

Il dramma della malattia Covid-19 https://it.m.wikipedia.org/wiki/COVID-19 attraversoo le parole di una donna che ha avuto il coraggio di esternare la sua esperienza, ma anche un’occasione per riflettere che il coronavirus si potrebbe  essere diffuso già da dicembre, prima della zona rossa, prima del lockdown. Molto prima.

 

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