YouPol, l’applicazione della Polizia di Stato per contrastare il bullismo
Sono questi tempi difficili e martoriati. Femminicidi, infanticidi, violenze e sempre più anche il “bullismo“. Con questo termine si intende specificare la condotta lesiva che un soggetto più forte, il bullo, appunto, tiene sistematicamente e continuativamente, nei confronti di un soggetto più debole, ossia la vittima.
La Polizia di Stato ha messo in campo da tempo, ma è sempre bene ricordarlo, un’applicazione.
Si chiama YouPol e permette all’utente di interagire con la Polizia di Stato inviando segnalazioni, immagini, relativi ad episodi di spaccio di stupefacenti, di bullismo, maltrattamenti. La app è scaricabile su cellulari Android e iOS e permette, in tempo reale, di entrare in contatto con la centrale operativa che gestisce il pronto intervento.
È arrivata anche a Viterbo. A presentarla, tempo fa, nella questura del capoluogo della Tuscia, il capo di Gabinetto, Vice Questore Tiziana Cencioni, il dirigente dell’Ufficio Prevenzione e Soccorso Pubblico, Vice Questore Riccardo Bartoli e l’ispettore capo della sala operativa Luca Tomassini.
Lo scopo è propriamente quello di perseguire, sempre più, i reati.
L’applicazione funziona sia registrandosi, che in modo anonimo e la centrale operativa è sempre in grado, comunque, di localizzare la persona che la sta utilizzando per garantire la massima sicurezza.
Inoltre, l’utente, ha la possibilità di effettuare una chiamata di emergenza, ricorrendo ad un pulsante rosso, con la dicitura ‘chiamata d’emergenza’, alla sala operativa della Questura.
La Polizia di Stato, da tempo tenacemente impegnata nella formazione civica dei giovani, vuole coinvolgere i giovani, responsabilizzandoli.
Un’iniziativa per controllare il territorio, ma anche per migliorare la qualità della vita, in un’ottica di collaborazione tra Forze dell’Ordine e cittadini.
La questura
Via Maresciallo Mariano Romiti, 16 – 01100 Viterbo
telefono: 07613341
fax: 0761334777
email:gab.quest.vt@pecps.poliziadistato.it
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