Rino Gaetano, un mito che continua

Era il 29 settembre del 1950 e nasceva a Crotone, Salvatore Antonio Gaetano, ma nel mondo della musica sarà conosciuto come  Rino Gaetano.

Il cantautore dalla voce ruvida, così attuale ed amato soprattutto dai giovani, perde tragicamente la vita in un incidente sulla Nomentana, nel quartiere di Montesacro. La sua auto finisce addosso ad un camion, proveniente dall’altra corsia, ma Rino non muore sul colpo.

Rino Gaetano

Come aveva “profetizzato” tempo prima ne “La ballata di Renzo“, viene rifiutato da tre ospedali ed inizialmente nemmeno al Cimitero del Verano, poiché non c’è posto.

A dispetto di questi rifiuti Rino Gaetano, il cantautore con il cilindro, è ancora amato e ricordato. Un personaggio “non edichettabile” poiché, ripensandoci, la sua musica è riuscita in quegli anni a trovare consensi sia a destra che a sinistra. Lui non li risparmia, li descrive.

Eppure i suoi esordi non sono stati certo facili. Dopo esperienze teatrali, è il produttore Vincenzo Micocci, che si accorge del suo talento. Così, Rino Gaetano, riesce a pubblicare i suoi primi due singoli I love you Maryanna Jaqueline, incisi dal cantante con lo pseudonimo di Kammamuri’s, ed  il primo suo album Ingresso libero, pubblicato nel 1974.

Ma è con il 45 giri Il cielo è sempre più blu, che riesce a farsi conoscere dal grande pubblico. Un successo, come lo è successivamente il  terzo album Aida del 1977,  ma è con Nuntereggae più e con il terzo posto a Sanremo, quando sale sul palco dell’Ariston, con frac e violino, che con Gianna, è il suo momento.

“Chi vivrà, vedrà”…e Rino Gaetano ancora continua a cantare.

Foto tratte dal web

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