Orvieto, la Polstrada rifocilla e paga la benzina ad una famiglia in difficoltà sull’Autostrada

#lamiciziaèunacosaseria, è questo l’hastag della Polizia di Stato, che racchiude il senso di un legame profondo con la cittadinanza.  Gli appartenenti alle Forze dell’ordine sono i nostri rappresentanti, siamo noi, che attraverso loro contribuiamo al bene della società. Sono loro, infatti, che intervengono nelle calamità, sono loro che vegliano sulle strade per regolare il traffico, sono loro che vigilano sul territorio per garantirne la sicurezza. Noi non lo facciamo, ma ci sono loro per noi.

Tra i tanti episodi che si stanno verificando, soprattutto in questa emergenza coronavirus, mi ha particolarmente colpito quello che vede protagonisti i poliziotti della Polizia Stradale di Orvieto. L’#essercisempre questa volta, a beneficio di una famiglia veramente in difficoltà, provata dalla vita e messa ancor di più a dura prova, dalla situazione legata al Covid-19. Perché, stremati già dal viaggio verso il Trentino per portare la figlia di appena 4 anni ad una visita ematoncologica, con una figlia di 1 anno, si sono fermati sull’autostrada A1. Una notte in macchina, nell’area di sosta, senza denaro e qualcosa da mangiare, ed inoltre senza più benzina per proseguire il viaggio. Disperati hanno chiamato la Polizia. Agli agenti, il capofamiglia ha raccontato di essere un fornaio e di aver perso lavoro.

Immaginate la scena alla quale hanno dovuto assistere gli operatori della Polstrada:  una famiglia allo stremo che, praticamente aveva fame, con la grave situazione  di salute della figlia. Sono padri anche loro, si commuovono anche loro. Così i poliziotti della Polstrada di Orvieto li hanno fatti rifocillare, hanno pagato il carburante necessario per poter affrontare il viaggio e permettere alla bambina di sottoporsi alla visita.

Un gesto nobile, in questo tempo così difficile per tutti  perché, come sottolineato da Papa Francesco: “La  sfida che stiamo affrontando ci accomuna tutti e non fa differenza di persone”.

Si chiama solidarietà, amore per chi soffre. I poliziotti la chiamano #essercisempre, #lamiciziaèunacosaseria. 

Grazie.

Foto tratta dal web

 

 

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