Non è la prima volta che escono interviste pubblicate con questo titolo al Dottor Nello Di Micco, Psicologo, ma del resto niente risulta più appropriato per chi, come lui, ha deciso di dedicare gran parte della sua professione e vita all’universo femminile vittima di una situazione di disagio emotivo o esistenziale legato a momenti critici della vita e a episodi di violenza di genere.
Curatore di diverse rubriche radiofoniche, televisive e su magazine nazionali, è anche autore del libro “IL TORMENTO DELLE DONNE PER LE INSIDIE DELL’UOMO VIOLENTO”.
Dottor di Micco, di che cosa hanno più bisogno le donne oggi?
Ormai viviamo in una società dove conta più l’apparire che l’essere, ci si affanna solo per correre dietro all’acquisto di oggetti, oggetti che diventano identificazione e ci fanno credere che attraverso il loro possesso siamo migliori. Anche le donne spesso vengono messe in tali posizioni, le relazioni di coppia stanno diventando sempre più instabili perché non si è disposti ad impegnarsi con l’altro, ciascuno non vuole rinunciare a niente. Credo che le donne abbiano bisogno non solo di essere valorizzate di più ma anche di uomini che ci siano emotivamente, di uomini disposti a mettersi in discussione, che abbiano il coraggio di assumersi le responsabilità, perché stare accanto e con una donna non significa solo uscire per un caffè o il sabato sera andare a cena fuori.
Quali sono i mali maggiori che le affliggono?
Ogni giorno nel mio studio ascolto storie di donne che stanno attraversando un periodo di difficoltà. Da quello che osservo mi sto accorgendo che presentano difficoltà emotive, angoscia, delusioni, frustrazione, attacchi di panico.
Da una parte le donne hanno conquistato un livello di indipendenza mai avuto prima, allora che cosa è che le fa diventare oggetto di episodi di violenza sempre più frequenti?
Nella storia le donne hanno rappresentato un esempio di dignità perché con le loro battaglie hanno ottenuto tantissimi risultati in diversi campi, da quello politico a quello sociale, scientifico. Purtroppo nella nostra società non hanno ancora un trattamento paritario rispetto agli uomini.
Lo vediamo bene negli episodi di violenza di genere in cui gli uomini che commettono violenza non hanno rispetto nei confronti della donna, tanto da renderla oggetto di percosse e umiliazioni. Si tratta di uomini che hanno una visione distorta dell’altro sesso, che è invece semplicemente straordinario e ha tutto il diritto di amare ed essere amato.
So che lei nel suo libro ripercorre il ruolo della donna nel tempo… come è cambiato? Dove noi donne abbiamo guadagnato e dove abbiamo perso?
Rispondere a questa domanda mi ė complicato perché il discorso è troppo lungo per sintetizzarlo in poche righe.
Diciamo che non si tratta né di guadagnare né di perdere. Le donne devono essere rispettate in quanto persone. Nessun essere umano ha il diritto di imporre o decidere ciò che ė giusto o sbagliato per una donna. Ciascuna donna sceglie come vuole vivere e come vuole gestire la propria vita e le proprie scelte, pertanto va semplicemente accettata senza giudicare.
La società e la scuola che cosa possono fare per le donne?
Da un lato la società potrebbe impegnarsi di più nell’aiutare le donne creando delle reti sociali di integrazione e di sostegno più efficienti ed efficaci. Ai giorni nostri sono ancora pochi gli interventi e le iniziative per sostenerle. Per quanto riguarda le persone dovrebbero aiutare più concretamente le donne senza mettere in atto comportamenti di evitamento o di paura quali girarsi dall’altro lato, far finta di niente o dire non ė un problema che mi interessa. Le donne che stanno attraversando un momento di difficoltà o una situazione di violenza vanno aiutate senza pensarci neanche una volta.
La scuola dovrebbe promuovere più iniziative e fare progetti per sensibilizzare e informare sul tema della violenza di genere. Sono ancora poche le scuole che lo trattano. Il primo modo per contrastare è informare, formare e sensibilizzare perché ogni ragazzo deve promuovere la Cultura della non violenza. Sono convinto che nelle scuole ci dovrebbe essere un corso di educazione all’amore.
Nelle sue interviste e rubriche ama citare in chiusura una frase. Vuole dedicarcene una?
Certo, con il cuore. Concludo questa piacevole chiacchierata con una mia frase: “Una donna deve essere rispettata e amata con tutto l’amore”.