La stavano cercando da settimane, Manuela Bailo, la 35enne scomparsa da Nave (Brescia) a fine luglio. È stata trovata sepolta nel giardino di una cascina ad Azzanello, in provincia di Cremona, vicino al fiume Oglio.
Ad ucciderla e a condurre gli investigatori sul luogo del ritrovamento, Fabrizio Pasini, sindacalista di 48 anni della Uil, sposato e con figli. Attualmente è in stato di fermo. La terribile notizia rimbalza da ore su tutti i Tg nazionali.
L’uomo alla fine ha ceduto, dopo un lungo interrogatorio.
Un terribile delitto, avvenuto proprio quella sera, a seguito di un litigio durante il quale l’uomo si sarebbe anche procurato una forte contusione alle costole. Poi se ne era andato, come nulla fosse, in vacanza in Sardegna.
Una confessione maturata, comunque, a seguito di minuziosa indagini da parte dei Carabinieri del Nucleo Operativo.
L’assassino ha ammesso di aver avuto una relazione con Manuela, conclusasi da più di un anno. Nella fase iniziale delle indagini l’uomo era stato sentito dagli inquirenti, ma aveva dichiarato di non essere a conoscenza della vicenda.
L’ennesima vittima di femminicidio.
Ancora ignoti il movente del gesto e l’arma del delitto.
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