Coronavirus: un 8 marzo tra isolamento, incertezze e gratitudine per chi è in prima linea

Coronavirus, già il nome ormai incute timore. Anche  questo 8 marzo 2020, Giornata internazionale della donna, lo si vive tra isolamento, restrizioni e riflessione, ma anche gratitudine per chi è in prima linea, nella lotta al Covid-19.
Da un giorno all’altro ci siamo trovati catapultati in una specie di incubo che, giorno per giorno, ci sta mettendo davanti ad una realtà da non sottovalutare.

Dalla Cina alla Germania, poi a Codogno, piano piano in alcune regioni del Nord ci sono i portatori di un’epidemia, loro malgrado.

Secondo i dati della Protezione Civile ci sono: 5061 malati, 1145 in più di ieri. Oggi sono 36 i deceduti: dai 197 di ieri, siamo passati ai 233 di oggi.

Secondo il capo del Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli “Per vincere cambiamo modo di vivere”.

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato  stanotte un decreto che limita le possibilità di movimento nelle zone del Nord più colpite dal contagio da coronavirus.
Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti, Alessandria, Novara, Vercelli e Verbano Cusio Ossola le province in isolamento. Quindi, niente spostamenti in entrata ed in uscita.

Un virus che ha come sintomi febbre ed affanno e non è detto che che sparisca con l’estate, con  il caldo.

Le strutture ospedaliere sono sempre più in difficoltà.  il covid 19 ha concentrato i suoi effetti in determinate zone e soprattutto sugli anziani. Numeri crescenti, sempre più crescenti giorno per giorno. Supermercati presi d’assalto. Cambiano tutte le abitudini.

Un 8 marzo ad isolamento, dunque, con l’applicazione di  misure restrittive, più rigorose.

Nella bozza del decreto è scritto che “Chi non rispetti i limiti agli spostamenti e le nuove misure per fronteggiare il Coronavirus disposte in Lombardia e 11 province di Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Marche può essere punito con l’arresto fino a 3 mesi e fino 206 euro di ammenda“.

Infatti, proprio fino al 3 aprile prossimo c’è il divieto di uscita ed entrata per le aree coinvolte. Un provvedimento che coinvolge circa16 milioni di cittadini.

Papa Francesco

Anche il Vaticano si è adeguato alle disposizioni del Governo italiano, per evitare assembramenti di fedeli in piazza San Pietro. Papa Francesco scusandosi perché appariva ‘ingabbiato’, dalla biblioteca del Palazzo Apostolico ha espresso parole di lode per chi si sta prodigando per contrastare il dilagare del Covid 19.

Un 8 marzo in cui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella rivolge un particolare pensiero alle donne impegnate a vario titolo in questa situazione: “Lavorano in condizioni difficili, con competenza e con spirito di sacrificio. Con la capacità esemplare di sopportare carichi di lavoro molto grandi”.

Coronavirus, un 8 marzo tra misure di sicurezza, incertezza e riflessione.

Foto tratta dal web

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