Emergenza Covid-19 è anche, purtroppo, morire. Morire soli e senza funerale.
Il Coronavirus uccide inesorabilmente, silenziosamente e priva le sue vittime dell’affetto dei loro cari. Questo maledetto virus nega l’ultimo saluto alla salma, l’estrema unzione, la benedizione, il funerale. Quei gesti che rappresentano la ‘pietas’ vengono negati.
È una pandemia, una guerra dei tempi moderni. È un subdolo nemico che non conosce scala sociale, non fa distinzione tra cultura e religione.
Si muore soli e si arriva in altre province italiane sui mezzi pesanti dell’esercito come è successo a Bergamo, il 18 marzo scorso, quando cinquanta soldati e quindici camion hanno prelevato le salme da cremare.
Tutto ridotto all’essenziale, mentre il Coronavirus ha portato alla morte oltre diecimila persone in tutto il mondo.
Una vera e propria ecatombe che sembra inarrestabile, mentre gli scienziati dei cinque Continenti si stanno impegnando per trovare un vaccino, mentre Papa Francesco è andato a piedi a pregare dinanzi al crocifisso miracoloso nella Chiesa di San Marcello al Corso, a Roma. È il Crocefisso che liberò Roma dalla peste del 1522.
Fermare l’epidemia, tra preghiere, suppliche, morti, sanitari, poliziotti, carabinieri, finanzieri, vigili urbani, vigili del fuoco, militari, sacerdoti allo stremo, e con molti morti tra di loro.
Nonostante tutto gli scellerati escono per la corsetta o vanno al mare gli scellerati hanno persino il coraggio di sputare alle Forze dell’ordine impegnate nei controlli, affinché vengano rispettate le norme del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
La terribile peste del Covid-19 uccide e si muore soli.