Pierluigi Rotta e Matteo Demenego, cinque anni fa la tragica fine di due poliziotti della questura di Trieste
Un turno di notte come tanti, insieme sulla Volante 2, due colleghi, due amici, due protagonisti, loro malgrado di un tragico destino.
È la triste storia, ed ancora dolorosa, di due poliziotti della questura di Trieste tragicamente uccisi da un uomo che nemmeno conoscevano: l’agente scelto Pierluigi Rotta e l’assistente Matteo Demenego. Alejandro Augusto Meran Stephan, il loro carnefice, il 4 ottobre di 5 anni fa, metteva fine alle loro esistenze, lasciando Trieste senza parole, ma purtroppo ancora oggi, senza giustizia.
“I figli delle stelle sono tornati: voi dormite sonni tranquilli, perché c’è la volante 2 e quindi è tutto a posto“, avevano detto in un video che avevano girato a bordo della volante 2.
Una ferita ancora sanguinante, perché questa storia ha sconvolto l’opinione pubblica per la sua dinamica, per l’esito e perché tutto è successo nella ‘loro’ questura, nella ‘roccaforte’ della Polizia di Stato. Questa tragedia ha rivelato la fragilità del sistema. Inoltre, ladecisione della Corte di Cassazione, lo scorso febbraio, ha confermato l’assoluzione di Alejandro Augusto Meràn, perché non imputabile per vizio totale di mente.
Stando alla perizia psichiatrica richiesta dai giudici già nel processo di primo grado, l’imputato era “all’epoca dei fatti e a tutt’oggi, affetto da schizofrenia, di gravità severa, con episodi multipli” ed il 4 ottobre 2019 ha agito “all’interno di una condizione mentale caratterizzata da un delirio persecutorio, di pregiudizio e di onnipotenza, ponendosi in nesso di causalità diretto con la patologia psicotica in atto e tale da escludere totalmente la capacità di volere”.
Quel tragico giorno l’agente scelto Pierluigi Rotta, 34 anni di Napoli e l’agente Matteo Demenego, 31 anni di Velletri, sono rimasti uccisi dai colpi sparati da Alejandro Stephan Meran fermato insieme al fratello per un furto di uno scooter.
In questura l’uomo aveva chiesto di andare in bagno, ma una volta uscito aveva preso la pistola all’agente Rotta, sparandogli due colpi al lato sinistro del petto ed all’addome. Demenego era accorso, ma veniva colpito alla spalla sinistra, al fianco sinistro ed alla schiena. Il dominicano aveva continuato a sparare, mentre cercava di fuggire, ferendo altri agenti. Veniva bloccato a pochi passi dall’uscita della questura.
Pierluigi e Matteo sono morti dentro la Questura, non sono più saliti a bordo della volante 2, ma soprattutto, non sono più tornati nelle loro case, dai loro familiari che ancora aspettano giustizia.
Onore e rispetto. L’Eterno riposo.
Foto tratte dal web