Ossa in un locale annesso alla Nunziatura apostolica. Sono di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori?
Ormai è su tutti i Tg nazionali la notizia del ritrovamento di ossa in un locale annesso alla sede della Nunziatura apostolica di via Po, a Roma.
Subito il pensiero corre ad Emanuela Orlandi e a Mirella Gregori, scomparse nel 1983, esattamente 35 anni fa, ma anche ad Elisa Claps, a come è stato rinvenuto ciò che rimaneva del suo corpo, sepolto per 17 anni, nella soffitta della Chiesa della Santissima Trinità di Potenza.
A ritrovare i resti di uno scheletro quasi intatto ed alcuni frammenti in un altro punto, sono stati degli operai durante i lavori di rifacimento del pavimento.
È ovvio che bisognerà attendere i risultati del materiale organico utili per risalire al Dna, dopo aver verificato lo stato di conservazione dei resti.
Gli inquirenti, infatti, mirano a verificare la compatibilità delle ossa con il Dna di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori.
Trentacinque lunghi anni di depistaggi, discussioni, false notizie, silenzi pesanti ed opprimenti come il vuoto lasciato da Emanuela e Mirella. Le due ragazze erano coetanee, ma non si conoscevano e tantomeno sembra avessero conoscenze in comune.
Due ragazze, due famiglie unite da un macabro destino, due storie ancora avvolte nel mistero.
La Santa Sede in una nota ha scritto: “Durante alcuni lavori di ristrutturazione di un locale annesso alla Nunziatura apostolica in Italia, sito in Roma in via Po 27, sono stati rinvenuti alcuni frammenti ossei umani.
Il Corpo della Gendarmeria è prontamente intervenuto sul posto informando i Superiori della Santa Sede che hanno immediatamente informato le autorità italiane per le opportune indagini e la necessaria collaborazione nella vicenda.
Allo stato attuale, il procuratore capo di Roma, dottor Giuseppe Pignatone, ha delegato la polizia scientifica e la squadra mobile della questura di Roma al fine di stabilirne l’età, il sesso e la datazione della morte”.
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