Non c’è più un tempo per nascere un tempo per morire
si nasce e si muore nello stesso momento
infinite morti
ci assediano è l’ora che ognuno raccolga
in sé la morte degli altri il frumento assiderato
dal gelo il topo che si dibatte nella gabbia
il marito che piange la moglie infedele. E l’ora
di cogliere il dolore degli altri in una mano
e portarsela in fronte a stamparvi croci e
croci in rosso
udire il nostro grido nella bocca dell’uomo
che ci passa accanto per caso è l’ora di aprire
tutte le finestre tutte le porte abbattere i muri se occorre per poterci guardare negli occhi trovare una parola nuova che non sia preghiera ma urlo.
È l’ora che dalla morte nasca la vita.