Manuela Chiarottino, una scrittrice impegnata nel sociale e capace di parlare ai lettori di ogni età

Manuela Chiarottino è una penna apprezzata, capace di mettersi in gioco spaziando tra più generi letterari, seppure nella scrittura ami in modo particolare il genere rosa, declinato in diverse sfumature.

 

La stessa rabbia negli occhi, Manuela Chiarottino
La stessa rabbia negli occhi, Manuela Chiarottino

Manuela, con il libro La stessa rabbia negli occhi (Barkov Edizioni) dai vita a una storia che vuole parlare ai giovani come agli adulti, per comprendere e sconfiggere insieme alcune delle piaghe che affliggono i nostri figli, prima fra tutte il bullismo.

Proprio per questo hai avuto l’onore di ricevere il patrocinio del Centro Nazionale Contro il Bullismo e la prefazione di Massimo Giuliani, Responsabile del Centro Nazionale Contro il Bullismo – Bulli Stop area Nord Italia Settore Scuole ed Eventi Sportivi. Cosa ha significato per te questo importante riconoscimento?

Sicuramente è stato per me un motivo di grande orgoglio. Ero davvero emozionata quando ho visto il logo di BULLI STOP sulla copertina del libro, siglava ancor più il comune ideale di sensibilizzazione su queste difficili tematiche, attraverso una storia rivolta ai ragazzi così come ai genitori.

Rabbia e livore per la vita caratterizzano i protagonisti, seppure giovanissimi. Chi sono Luna e Alex?

Luna è una ragazza di diciassette anni che vive cercando invano di metabolizzare il dolore per la scomparsa della sorella e lo sfascio che ha causato nella sua famiglia. Lei soffre ed è arrabbiata con i genitori che sono troppo presi dal loro dolore, con Stella, che l’ha lasciata sola e con se stessa, che ora, così come Stella era luce splendente, si sente sempre più relegata all’oscurità, incapace di trovare una sua identità. Sfoga questo dolore interno in un dolore fisico, praticando l’autolesionismo, una pratica oggi in aumento. Alex ha una rabbia diversa, ma anche la sua deriva da un profondo disagio, da un dolore nascosto nel suo passato che l’ha portato ad allontanarsi dalla madre.  Luna e Alex sono due anime affini e insieme troveranno la forza di tornare alla luce, alla vita.

E Raf come si colloca tra i due?

Raf è il migliore amico di Luna, tutti e tre formeranno un gruppo unito dove l’amicizia e l’amore offrono una nuova speranza. Se Luna è presa in giro dai compagni per la sua malinconia, la sua chiusura, Raf è bullizzato perché omosessuale.

Potresti definirlo un romanzo di formazione?

In realtà spero proprio che sia questo il suo compito. Attraverso una storia d’amicizia, e di un primo giovane amore, i protagonisti scopriranno che nessuno è davvero perfetto, tutti hanno le loro paure e a volte anche brillare può essere una di queste. Bisogna imparare ad amarsi per quello che si è, trovare una propria consapevolezza e, quando è necessario, saper chiedere aiuto.

Veniamo ora a un’altra tua recentissima uscita: Matrimonio a scadenza (Dri Editore). Un romanzo ambientato nell’epoca Regency che ci trasporta dal paesaggio colorato e speziato dell’India a quello inglese, avvolto dalla nebbia. Qui troviamo Alison e Sebastian: potrebbero essere in qualche modo Luna e Alex di altri tempi?

"Matrimonio a scadenza",Manuela Chiarottino
“Matrimonio a scadenza”, di Manuela Chiarottino

Alison appare subito come una ragazza dal carattere definito e dal forte temperamento, non del tutto usuale per l’epoca ed è per questo che mi è piaciuto raccontarla, Luna sicuramente è più fragile, ma anche lei saprà trovare una forza interiore che non credeva di possedere. Entrambe poi reagiscono a un grande dolore, cercando il loro spazio nel mondo. Sebastian è sicuramente più scanzonato di Alex, almeno così appare, ma anche in questo caso troviamo delle somiglianze nel reagire con grinta alle difficoltà della vita.

Qual è l’aspetto più difficile che hai incontrato nella stesura di un romanzo storico?

Sicuramente c’è stata una lunga parte di documentazione, una parte che mi piace sempre molto, e ho dovuto abituarmi a scrivere i dialoghi dando del “voi”, cosa all’inizio non facile, ma divertente.

Infine, in Matrimonio a scadenza ritroviamo la figura del nonno tanto cara e centrale nel tuo La bambina che annusava i libri (More Stories, 2019). Quanto il diverso periodo storico contribuisce, secondo te, a delineare il rapporto tra nonno e nipote e i valori che le due generazioni possono trasmettersi vicendevolmente?

Io ho avuto un forte legame con mio nonno e probabilmente per questo lo trasferisco spesso nelle mie storie. Sicuramente il nonno di Alison è atipico rispetto all’epoca, in cui forse, nella realtà, c’era un rapporto meno amicale e affettuoso di quanto accada oggi. Io credo, però, che in qualunque tempo sia stato e sia importante ciò che i nonni e i genitori possono trasmetterci, sono le nostre radici e portiamo sempre con noi una parte di loro. Sono convinta che la memoria familiare e storica sia importante per definire il nostro io presente.

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