Luigi Silipo Questore di Viterbo: “Si è poliziotti sempre e per sempre”.
Celebrato a Viterbo il 173esimo di Fondazione della Polizia di Stato
“Si è poliziotti sempre e per sempre. I caduti sono i nostri angeli custodi e sono un faro costante nella nostra giornata. Questa festa oggi è per loro, per noi“: sono le parole del questore Luigi Silipo, alla cerimonia del 173esimo anniversario della Fondazione della Polizia di Stato, a Viterbo, oggi 11 aprile.
Vi è racchiuso il senso profondo di un impegno costante e continuo a difesa del cittadino, specialmente dei più fragili, nel ricordo dei caduti, che hanno scritto con il sangue la gloriosa storia della Polizia di Stato.
Impeccabile, il questore Silipo esprime apprezzamenti di stima e gratitudine per queste donne ed uomini che fanno della loro scelta di vita, una vera e propria missione, indossando quella divisa giorno per giorno, conquistando sul territorio la legalità per il bene della comunità, interpreti di quell’ esserci sempre al servizio di tutti.
In particolare, rivolge un pensiero a quelli che chiama gli “eterni ragazzi“, ossia donne e uomini che hanno dai 57 ai 59 anni di età, che “non smettono di vestire con orgoglio e dignità La nostra divisa,…per mettersi a disposizione di tutta la collettività “.
Poliziotti che salgono su quella volante che percorre quasi a passo d’uomo le vie della città, a contatto con la gente, per proteggere, soccorrere, sostenere e per i quali va “la totale ammirazione” di un questore orgoglioso di ognuno di loro.
Non a caso Silipo sottolinea che i poliziotti sono chiamati a non dare “mai per scontata la fiducia”, ma che va conquistata “con impegno e sacrificio, ed anche con l’impegno e la gentilezza“.
Ma il questore Silipo va oltre ed ancora una volta rivolge un particolare, quanto toccante, pensiero che considera un ‘obbligo morale‘ che si è imposto, per “far vivere e ricordare a tutti quanti tre ragazze che ho conosciuto troppo tardi: Sara Di Pietrantonio, Desirèe Mariottini e Pamela Mastropietro, vittime del male assoluto“. Le ricorda come questore, ma anche come uomo sensibile e profondo, perché come afferma: “grazie a loro ho imparato a riconoscere il male dove si nascondeva“.

Sara, Desirèe e Pamela tre ragazze che saranno sempre nella sua vita e che ogni volta ci ricorda con rispetto.
Durante la cerimonia, alla presenza delle Autorità civili, militari e religiose, il questore di Viterbo illustra anche i dati annuali che testimoniano l’intensa attività sul territorio, con particolare attenzione verso la prevenzione, proprio per essere più vicini alla cittadinanza. https://www.infiniterealta.it/questura-di-viterbo-i-dati-dell-intensa-attivita-in-occasione-del-173esimo-di-fondazione-della-polizia-di-stato/
Intonato dal Coro della Questura l’Inno di Goffredo Mameli “Fratelli d’Italia”, diretto da Alberto Guerini, partecipato dai numerosi presenti in sala, con il cappellano della Questura viterbese, don Flavio Valeri, guida spirituale di questa realtà cittadina.
Come da rito, al termine, la consegna di encomi e riconoscimenti agli agenti che si sono distinti per meriti di servizio. Un doveroso tributo agli eroi del quotidiano, in divisa od in borghese, perché come ha detto il questore Silipo “Si è poliziotti sempre e per sempre”.