Questa settimana InfiniteRealtà.it vuole proporre alle sue lettrici ed ai suoi lettori una poesia di Marcel Proust, autore di numerosi capolavori letterari, nato ad Auteuil, un sobborgo di Parigi, il 10 luglio 1871.
In questi versi canta l’amore per una donna amata, ma anche il grande dolore per averla persa.
Buona lettura
“Lasciate piangere il mio cuore tra le vostre mani refrattarie”
Lasciate piangere il mio cuore tra le vostre mani refrattarie,
il cielo scolorito fa appassire lentamente
il fiore dei vostri occhi chiari che quietamente
abbassa sul mio cuore le sue corolle affascinate.
Che le vostre ginocchia mi siano pacifico giaciglio,
vestito dei vostri sguardi avrò caldo per la notte
e, sorvegliante magico, il vostro afflato terrà lontano
tutto ciò che insudicia e ciò che schernisce e ciò che nuoce.
Il porto e i campi sono neri; dopo il giorno beffardo,
la consolante notte viene intrisa di lacrime
e permeando di dolcezza la nebbia dispersa
i fuochi del desiderio di te si accendono nel mio cuore”.
Foto tratta dal web