Parliamo con la Dottoressa Raffaella Bertoglio – Medico di Medicina Generale, Oftalmologo, Omotossicologo, ideatrice dell’OftalmOmotossicologia, Tutor Tirocinio Esame di Stato Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Brescia – di Epigenetica Integrata della Felicità, ciò che è stato definito come “una nuova frontiera medica del possibile” insieme all’OftalmOmotossicologia di cui lei è, parimenti, portavoce.

Dottoressa, da molti anni di ricerca e di studio nasce appunto IEH, acronimo dell’inglese Integrated Epigenetic of Happines: Innovative Medicine. Ci spiega il concetto di “Epigenetica”, che peraltro si sta sempre più facendo strada in ambito medico, correlato a quello di “integrato” e di “felicità”?
Se parliamo di Epigenetica parliamo di “stimoli ambientali” che condizionano l’insieme delle attività cellulari. È come parlare di un cambiamento che permette di farci adattare a vivere meglio. Il nostro approccio è però integrato a molte pratiche mediche denominate per semplicità “alternative” che permettono alla “trasformazione” di adattarsi meglio. Permettono di raggiungere quello che nella nostra metodica finisce con la parola “felicità”.
Il concetto di “felicità” è un valore aggiunto, quindi, rispetto alla medicina ritenuta più tradizionale?
In realtà lo studio è stato molto elaborato. Nei corsi che noi facciamo, il prossimo partirà a Gennaio a Brescia, noi lavoreremo sulla “fisiologia” o sulla “fisiopatologia” della “felicità”. La “felicità” nei nostri corsi non è concetto astratto ma la capacità FISIOLOGICA del corpo alla felicità.
Quali studi sono stati condotti nello specifico per arrivare a formulare tutto ciò?
Tanti. Oserei dire “tanti, tanti”… Siamo partiti molti anni fa dall’ideare l’OftalmOmotossicologia e da lì ci siamo resi conto che il campo era assai più vasto. A nostro sostegno annoveriamo, oltre appunto all’OftalmOmotossicologia, studi sull’Epigenetica, la Neuromodulazione, la PNEI, la Teoria Mitocondriale e molto altro che Vi invitiamo a conoscere e a far crescere nei nostri Seminari. È nato anche il Convivio di Runa Arte di Vivere proprio per poterci “re-incontrare” ogni mese al di fuori degli schemi tipici e tradizionali dei seminari.
Le informazioni epigenetiche, e le possibili alterazioni, si manifestano anche nelle generazioni successive?
Gli studi ormai attestano che anche cellule che non hanno un “patrimonio genetico trasmissivo” “ricordano” le informazioni e le “trascrivono” nelle generazioni successive.
Qual è la sfida di chi si approccerà a questa nuova metodica e come può avvicinarcisi?
Avvicinarsi è semplice, basta seguire i nostri corsi. Insieme si cresce. La condivisione è sempre stata alla base del mio pensare e credo che questo ci porterà molto “lontano”. Noi asseriamo che Riequilibrare il Corpo e riportarlo al suo “normale” stato di Salute sia l’essenza dell’Integrated Epigenetic of Happines.
Quali sono “le materie di studio” principali proposte?
Come già accennato precedentemente, lavoreremo e insegneremo pilastri importanti quali la PsicoNeuroEndocrinoImmunologia, la Neuromodulazione, l’Ipnosi, l’OftalmOmotossicologia, il Trattamento Neuromodulante – massaggio innovativo con risultati sorprendenti, la Terapia Fisica Vascolare. Viaggeremo dalla Spagiria alla Floriterapia. Una cosa è certa: faremo del nostro Pensiero Occidentale una base di cura molto importante per i nostri Pazienti e per Noi stessi.
Un’ultima domanda: il logo che cosa rappresenta?
Noi siamo quel Logo. Runamed: We Care We Teach siamo proprio noi. L’acronimo IEH si fonde nei colori (ogni lettera ha un colore specifico in analogia con la funzione che rappresenta) e nelle forme con la possibilità concreta di riuscire a “trasformare felicemente” il nostro Paziente. Rimarrà, poi, nella spirale del DNA che lo ingloba la capacità di ricordare quanto abbiamo imparato.
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