Prorogate a tutto il mese di novembre le indulgenze per i defunti

Visto il perdurare della pandemia da Covid-19 e, quindi,  delle misure di contenimento, la Penitenzieria Apostolica ha deciso di accettare le richieste di numerosi vescovi. Così ha emanato un Decreto, nel quale si annuncia l’estensione delle indulgenze plenarie, come nel 2029.

È stato  pubblicato lo scorso 28 ottobre 2021, dove è stabilita la possibilità,  anche quest’anno,  di ottenere le Indulgenze plenarie per i defunti, in tutto il mese di novembre, ‘tutti i benefici spirituali già concessi il 22 ottobre 2020″. Lo ha firmato il penitenziere maggiore, il cardinale Mauro Piacenza, e dal reggente, monsignor Krzysztof Nykielm.

Cimitero, indulgenze Covid-19

La formula prevede l’indulgenza plenaria in ogni giorno dell’ottavario dal 1 all’8 novembre,  per chi  visita i cimiteri pregando per i defunti. Il 2 novembre, nello specifico, la visita ad una chiesa o ad un oratorio recitando il Pater e il Credo, non solo “alla domenica precedente o seguente o al giorno della solennità di Tutti i Santi, ma anche ad un altro giorno del mese di novembre, a libera scelta dei singoli fedeli”.

Cimitero, indulgenze Covid-19Inoltre, “gli anziani, i malati e tutti coloro che per gravi motivi non possono uscire di casa, ad esempio a causa di restrizioni imposte dall’autorità competente per il tempo di pandemia, onde evitare che numerosi fedeli si affollino nei luoghi sacri, potranno conseguire l’Indulgenza plenaria purché, unendosi spiritualmente a tutti gli altri fedeli, distaccati completamente dal peccato e con l’intenzione di ottemperare appena possibile alle tre consuete condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre), davanti a un’immagine di Gesù o della Beata Vergine Maria, recitino pie orazioni per i defunti, ad esempio le Lodi e i Vespri dell’Ufficio dei Defunti, il Rosario Mariano, la Coroncina della Divina Misericordia, altre preghiere per i defunti più care ai fedeli, o si intrattengano nella lettura meditata di uno dei brani evangelici proposti dalla liturgia dei defunti, o compiano un’opera di misericordia offrendo a Dio i dolori e i disagi della propria vita”.

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