Ci sono particolari situazioni della nostra vita che ci fanno provare delle forti emozioni. A me è successo questa mattina nel vedere l’ elicottero NH-90 dell’aviazione dell’esercito guidato dal comandante Salvatore Annigliato, mentre sorvolava la città, con a bordo il Cuore di santa Rosa.
In certi tratti volava basso, o almeno così mi sembrava, ed una forte emozione mi ha pervasa al pensiero che su quel reliquiario tra le mani del vescovo Orazio Francesco Piazza, c’era il cuore del “Belfiore italico di Viterbo vanto” che benediceva la città, il carcere, l’ospedale di Belcolle, le sue frazioni ed i comuni di Vitorchiano e Soriano nel Cimino dove la nostra patrona è stata in esilio. Chissà in quanti avranno rivolto un pensiero, una preghiera, una supplica a questo Cuore così venerato e custodito nel santuario di Santa Rosa.
Le ho affidato le persone che si trovano in difficoltà, i malati, i carcerati, le forze dell’ordine, chi lavora negli ospedali, i suoi devoti, amici e non.
L’attuale reliquiario che conserva questo cuore incorrotto fu Donato da papa Pio XI, quando Armida Barelli presidente dell’Azione Cattolica femminile chiese ed ottenne che Santa Rosa fosse nominata dal Pontefice patrona della Gioventù femminile.
L’equipe medica guidata dal dottor Pietro Neri riscontrò, dopo 7 secoli, la miracolosa conservazione del corpo di Rosa.
Il suo Cuore è stato venerato da molti Papi: da Alessandro IV, fino a Papa Giovanni Paolo II.
22 Pontefici sono venuti nel Capoluogo della Tuscia a pregarLa.
Era, infatti, il 27 maggio quando Karol Wojtyla, fece sosta presso l’urna della Santa, nella sua visita pastorale. Per l’occasione, firmò una pergamena che la madre abbadessa aveva preparato in ricordo della sua visita.
Secondo il Vaticano II: “La Chiesa, secondo la sua tradizione, venera i santi e tiene in onore le loro reliquie autentiche e le loro immagini. Le feste dei santi infatti proclamano le meraviglie di Cristo nei suoi servi e propongono ai fedeli opportuni esempi da imitare“.
In quei momenti mentre nel cielo c’era il cuore di “Rosina”, quelli che come me si sono fermati a guardare in alto, a pregare, nel salutare questa preziosa reliquia, hanno venerato la misericordia di Dio che si è espressa e si è realizzata, nella santa “A furor di popolo”.
Buona Santa Rosa.