Ci ha fatto sperare in un mondo migliore: Mikhail Sergeevic Gorbaciov, si è spento lo scorso 30 agosto, all’età di 91 anni, dopo una lunga malattia.
Lui, l’ultimo segretario del Pcus, l’ unico Presidente dell’Urss e premio Nobel per la Pace che credeva di poter riformare l’Unione Sovietica proprio dalla perestrojka, ossia la ristrutturazione e dalla glasnost, la trasparenza dei processi decisionali, tanto da portare il Paese in pace con l’Occidente. Grandi sono state le speranze e le aspettative per un futuro migliore e diverso in quegli anni in Russia, ma una grande fetta gli serbava avversione per l’Occidente.
Lascia la figlia, Irina, con la quale era rimasto dopo la morte della moglie tanto amata Raissa, nel 1999.
Negli anni 90 aveva ricevuto la cittadinanza onoraria di Todi, ospite a Terni dove un mosaico nella chiesa del Sacro Cuore, lo raffigura con san Giovanni Paolo II. Nel 2001, è nuovamente a Terni, in occasione delle ‘celebrazioni valentiniane’, su invito dell’allora vescovo monsignor Vincenzo Paglia.
Nel 2008 era stato in visita privata, in incognito, ad Assisi, proprio come un qualunque pellegrino, manifestandosi affascinato dalla figura di San Francesco. In quell’occasione erano presenti l’allora Custode del Sacro Convento di Assisi, padre Vincenzo Coli, Padre Enzo Fortunato e padre Miroslavo Anuskevic. Nel marzo ricevette in dono la Lampada della Pace di San Francesco.
Quelle due visite di Gorbaciov in Umbria sono state commentate padre Enzo Fortunato in un post sul suo profilo Facebook: “Fu una visita a sorpresa nel tardo pomeriggio di un giorno di marzo, quella di Gorbaciov. Si fermò a lungo e avemmo insieme all’allora Custode, padre Vincenzo Coli, un momento di confronto sulla situazione politica e religiosa della Russia. Ricordo la sua felice intuizione sulla figura di Francesco, un uomo intensamente spirituale”.
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