Un altro femminicidio, un’altra vittima della follia. Marisa Sartori, 25 anni, uccisa con una coltellata al cuore dall’ex compagno.
Lui, Arjoun Ezzedine, un tunisino di 35 anni col quale era stata sposata, l’aveva minacciata molte volte e lei alla fine lo aveva denunciato. La storia si ripete, le donne continuano a morire.
Una coltellata diretta nel cuore, un omicidio efferato al quale il tunisino deve rispondere, oltre al tentato omicidio di Debora, la sorella della vittima, che ha tentato di difenderla. Attualmente è ricoverata
all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo.
Operata d’urgenza, perché è stata accoltellata più volte all’addome riportando lesioni interne gravissime.
Marisa Sartori è la seconda donna uccisa, nella bergamasca, nel giro di due settimane: giovedì 17 gennaio, infatti, a pochi chilometri da Curno, in un garage di Gorlago, è stata uccisa a martellate Stefania Crotti, di 42 anni, dall’ex amante del marito Chiara Alessandri. Il cadavere della povera Stefania è stato trovato carbonizzato in un boschetto.
Si continua ancora a morire, le donne sono ormai carne da macello. Marisa Sartori, l’ennesima vittima di una lunga scia di sangue chiamata femminicidio.
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