Un uomo che ha dedicato se stesso agli altri, un grande artista che ha lasciato un segno nella cultura del Brasile: padre Nazareno Confaloni.
Giuseppe di primo nome, Pick per gli amici, di professione padre Nazareno, Confaloni, la firma nelle sue opere.
Questo figlio di Grotte di Castro, provincia di Viterbo, siamo nella Tuscia, per il quale “dipingere deve essere un esercizio giornaliero al quale tutti gli artisti devono consegnarsi per intero senza aspettarsi nulla in cambio”, è stato ricordato in una suggestiva cerimonia questa mattina nella Sala Conferenze del Comune di Grotte di Castro, con il sindaco Piero Camilli, la sorella Rita, la nipote Rossella Orsini Quadrani, e don Tancredi. Presenti in sala anche i nipoti e pronipoti, tanti concittadini, ed il comandante della locale stazione dei Carabinieri, Stefano Dal Canto.
Un doppio appuntamento con la presentazione del libro di Px Silvera, “Conhecer Confaloni” e l’intitolazione di un parco ad un grottano, che ha lasciato un segno di grande spiritualità, di valore artistico e culturale.
Pagine preziose ed interessanti al quale il Comune di Grotte di Castro ha contribuito alla realizzazione, in un momento particolare che coincide con i festeggiamenti del Decennale della Madonna del Suffragio.
Grotte ha donato al lontano Brasile, un frate diventato successivamente un grande artista in Sud America, che ha lasciato un profondo esempio nella cultura di questo paese.
Segni di umanità che trascendono nell’arte, anch’essa espressione di amore e lode per Dio e per il prossimo.
“Uno zio artista – come sostiene con un velo di commozione la nipote Rossella Orsini Quadrani – che rappresenta il punto 0 dell’arte moderna in Brasile. Un maestro precursore dell’arte moderna,
1,59 di altezza, ma una grande forza nell’affrontare la vita e tutte le situazioni”.
Un libro che descrive una figura schietta, aperta, che sa affidarsi alla Divina Provvidenza, ed esprimersi anche e soprattutto attraverso il linguaggio dell’Arte, che rivela uno spirito votato all’innovazione. Il suo è un talento manifestato sin da piccolo, che si affina frequentando l’accademia delle Belle Arti di Firenze, dove conosce Carlo Carrà ed instaura un particolare rapporto con Primo Conti.
Costruisce in Brasile una chiesa intitolata a Saõ Judas Tadeu, raccogliendo denaro, vendendo i suoi quadri accettando ritratti commissionati e seguendo degli enormi murales.
La sorella Rita, 92enne, annuisce dolcemente, alle parole della figlia che ricorda questo frate che esprime la sua passione per la vita con il rosso, i tanti progetti da realizzare nel giallo, toni predominanti di un artista dalla limpidezza d’animo e trasparenza di intenzioni.
Al termine della presentazione del libro, è stato intitolato il parco pubblico a Frate Nazareno Confaloni, con una targa. “Il parco è vita, è arte – come afferma il sindaco Piero Camilli – e questo concittadino è degno di essere ricordato”.
La sua è la testimonianza di un missionario che sapeva stabilire un colloquio interiore tra l’artista ed il sacerdote, attraverso Dio. Un uomo che, ancora oggi, unisce i popoli.
Frey Nazareno Confaloni, Grotte di Castro 23 gennaio 1917, Goiania, capitale dello stato del Goias in Brasile, 4 giugno 1977.