Emergenza Coronavirus, #vorreistareacasa. La grave situazione dei senzatetto

Emergenza Coronavirus, con misure restrittive per contenere il rischio contagio della Covid-19.
Tra le tante, quella di restare in casa, con tanto di hastag #iorestoacasa.
Certo, ma in relazione alle  oltre  40mila persone senza una dimora, suona veramente male. Difficile, assurdo. Tanto che il centro di accoglienza della stazione Termini Binario 95 lancia di rimando l’hastag #vorreistareacasa. Binario 95 è sempre in prima linea per sostenere chi non ha più niente, ora più che mai. Clicca di seguito

La casa di chi non ha casa

Tanti, troppi i senza tetto che stanno vivendo una situazione assurda, pesante, molto pesante.

Anche lo scorso venerdì 13 marzo nello ‘Speciale coronavirus’ di “Chi l’ha visto“, la trasmissione condotta da Federica Sciarelli, è stato affrontato l’argomento.
I clochard che fanno? Sono aiutati?

Emily De Cesare

A rispondere è stata la giornalista
Emily De Cesare, in diretta da piazza San Pietro.
“In questa cornice meravigliosa ci sono i senzatetto che stanno dormendo sotto il colonnato”, queste le parole dell’inviata che hanno descritto la dolorosa realtà. Persone che hanno fame, come sottolineato dalla giornalista, ai quali l’emergenza Coronavirus ha negato persino gli aiuti dei bar lì intorno.
Già, l’Italia da Nord a Sud è diventata zona protetta, a Piazza San Pietro durante il collegamento si vedono sono le Volanti della Polizia di Stato e sotto i portici i senza dimora avvolti dalle coperte, dormono per terra.
E così viene subito in mente il provvedimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri che, nonostante si premuri di contenere l’emergenza Coronavirus, non ha tenuto conto della vita di persone che non hanno più niente, che non possono andare nei centri di accoglienza, perché ci sono le misure da seguire con almeno un metro di distanza e quindi è inconcepibile ragionare ed agire in questo termini. Alcuni possono entrare, gli altri dove vanno? L’isolamento che tutti dobbiamo seguire, come può essere rispettato da chi non ha nemmeno una stanza, un letto ove riposare? Non hanno una casa, quindi non hanno una residenza, quindi vivono ogni giorno in condizioni di insicurezza abitativa, nonostante il continuo aiuti delle varie associazioni e volontari.

Vicino al Colonnato c’è un presidio di farmacia di strada nei pressi delle docce, a disposizione di tutte le persone che hanno bisogno di terapie continuative, come ad esempio i cardiopatici.

Per non parlare delle mense dove mangiare, dei centri di accoglienza che sono sempre affollati e quindi #iorestoacasa che senso ha? Per non parlare del rischio contagio, ovviamente.

#vorreistareacasa, questo bisogna considerare in rispetto della dignità umana già scalfita da vicissitudini che hanno sconvolto la vita di tanti, troppi, senza fissa dimora.

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