Coaching, a fare la differenza è l’impatto sociale. Il caso ICF

Oltre 50mila iscritti in tutto il mondo, più di 150 chapter nazionali e la promozione di un mondo in cui il coaching diventa un vero e proprio motore della trasformazione sociale.

È questo l’identikit dell’International Coaching Federation (ICF), la più grande organizzazione al mondo in materia di coaching e sostenuta da più di 800 associati anche in Italia.
In un mercato del lavoro sempre più frammentato, il sostegno di un coaching professionale e qualificato sta guadagnando sempre più rilevanza a livello internazionale.
Una disciplina che, in ICF, si articola all’interno di un vero e proprio ecosistema nel quale convivono armonicamente alti standard di qualità, codice deontologico, formazione continua dei professionisti associati, sistemi di verifica e attribuzione del livello di seniority, le credenziali (ACC,PCC ed MCC) che i coach devono ottenere o mantenere al fine di mantenere gli standard richiesti.
Parallelamente, ICF si impegna in altre aree di interesse meno note ma non per questo di minor valore.
L’ecosistema delinea infatti sei aree di sviluppo che indirizzano e danno risposte agli interessi di tutti gli stakeholder del mondo coaching: associati, scuole di formazione, organizzazioni e ambito sociale.
Parte integrante di questa vision è l’organizzazione no-profit dell’associazione, ICF Foundation, che si occupa di applicare il coaching a numerosi contesti sociali per accelerare e amplificarne il cambiamento, con una missione estremamente ambiziosa.
ICF Foundation – spiega la Past President di ICF Italia Caterina Carbonardi – ha come obiettivo ispirare tutti i chapter, dislocati sul territorio, a orientare progetti di coaching pro bono in vari ambiti socialmente utili sul territorio e in modo capillare, in linea con i 17 obiettivi dell’agenda ONU 2030.  
Ciò che intendiamo per ‘impatto sociale’ è il risultato positivo misurabile di un intervento specifico, in questo il coaching, sullo sviluppo della prosperità della nostra società nel suo complesso volto ad affrontare le sfide attuali e promuovere il cambiamento sistemico sociale.
Attraverso valori come l’impatto globale, l’intuizione sistemica, la collaborazione, compassione e persistenza, ICF si impegna per realizzare la visione annunciata già da qualche anno, ossia è attraverso il Coaching che si promuove una società fiorente perché, tramite persone più consapevoli, si lavora per una società migliore”.
Per potenziare questo aspetto, ICF ha sviluppato e promosso nel mondo tre progetti specifici: “Ignite”, “Il Dono del Coaching” e “Coaching Impact Present”.
Il progetto ‘Ignite’ in Italia, prosegue Carbonardi – è nato nel 2017 e, attraverso coaching pro bono dei nostri associati, impegna i coach a favore delle direzioni scolastiche degli istituti pubblici del territorio e rappresenta il nostro contributo allo sviluppo dell’obiettivo 4 dell’agenda ONU 2030 ‘Istruzione di qualità’.
‘Il Dono del coaching’ è invece il progetto ispirante più ampio di ICF ed è stato ideato a supporto della popolazione del territorio dell’Emilia-Romagna, a seguito dell’evento catastrofico del 2016.
Nel corso degli anni fino a oggi, ‘Il Dono’ ha proseguito la propria attività portando avanti progetti di coaching pro bono per organizzazioni no profit la cui visione, in linea con quella ICF, porta valore sociale in vari ambiti sul nostro territorio nazionale”.
Quanto al “Coaching Impact Present”, la Past President di ICF Italia Caterina Carbonardi specifica come l’obiettivo sia “promuovere iniziative globali per accelerare e amplificare il cambiamento del sistema in partnership con le varie organizzazioni interessate. In Italia, in questo ambito, nasce nel 2020 il progetto ‘Coaching Impact Present’, ad oggi anch’esso incluso nella Foundation, per supportare i caregiver nelle organizzazioni, durante il periodo della pandemia.
ICF Foundation, in Italia, mira a intervenire a livello sistemico contribuendo al bene della società, per realizzare un’amplificazione del cambiamento del nostro sistema sociale territoriale anche attraverso il coaching”.

 

 

 

 

 

 

 

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