Anna Magnani, l’attrice simbolo del cinema neorealista italiano

“Lasciami tutte le rughe, non me ne togliere nemmeno una. Le ho pagate tutte care. C’ho messo una vita a farmele!”. Si era espressa così Anna Magnani rivolgendosi al suo truccatore. Una frase diventata celebre e che spinge i tasti sull’idea di una bellezza più vera, che racconta il vissuto attraverso le rughe, la pelle.

Una vera e propria lezione di vita e di bellezza dalla grande attrice romana, scomparsa il 26 settembre 1973 per un tumore al pancreas, eppure così attuale ed iconica. A cinquant’anni dalla sua morte ‘Nannarella’ continua a far parlare di sé, guardandoci ironica attraverso migliaia di foto, attraverso i suoi films.

Anna Magnani È lei che è riuscita tra teatro, cinema, avanspettacolo, in un mondo così superficiale e patinato, a far prevalere una nuova immagine femminile, quella della donna bruna, con occhiaie marcate, ma dallo sguardo penetrante, non particolarmente curata, tantomeno ‘patinata’.

E sono proprio quegli occhi così magnetici che hanno aperto l’edizione della Festa del cinema di Roma, dal 18 al 29 ottobre, presso l’Auditorium parco della musica, in occasione del  cinquantenario della sua morte, sulla locandina della manifestazione. Festa del Cinema di Roma, tra l’altro, ufficialmente riconosciuta come Festival Competitivo dalla FIAPF (Fédération Internationale des Associations de Producteurs de Films).

Anna Magnani Si tratta, infatti, di una foto del 1956, che ritrae l’attrice sorridente, tra i fotografi, durante la conferenza stampa per la vittoria dell’Oscar con ‘La rosa tatuata’. Ad Anna Magnani è stata dedicata, lo scorso 26 settembre, la terrazza che affaccia su Villa Borghese della Casa del Cinema, ed è stata presentata la biografia “Tutto su Anna. La spettacolare vita della Magnani”, di Patrizia Carrano.

Anna Magnani Anna Magnani che diceva ironicamente: “C’ho messo na vita intera per piacermi. E adesso, quando me sento dì “bella Annì, quanto sei bona!”, ce rido sopra come na matta e lo dico forte, senza vergognarmi, ad alta voce “Anvedi a sto cecato!” è l’intensa interprete della scena di “Roma città aperta“, di Roberto Rossellini, nella quale viene falciata dalla mitragliatrice, mentre disperata insegue la camionetta dei nazisti, che porta via il marito rastrellato.

Il simbolo del cinema, insieme ad Aldo Fabrizi ed Alberto Sordi, la prima attrice ad ottenere un premio Oscar ed una grande interprete femminile del cinema neorealista del dopoguerra.

Foto tratte dal web

Non copiare!!!