Un volto indimenticabile, una storica conduttrice televisiva di Rai 3: Donatella Raffai, si è spenta a Roma dopo una lunga malattia, a 78 anni.
A darne notizia è stato il suo terzo marito Silvio Maestranzi, ex regista Rai, con il quale si era sposata un anno fa, dopo trent’anni di convivenza.
Donatella Raffai negli anni ’60 inizia a lavorare nel settore discografico per la RCA, come responsabile delle pubbliche relazioni, ma si occupa di curare l’immagine di alcuni cantanti tra i quali Mia Martini, Nada agli esordi.
Il mondo del giornalismo diventa poi una passione tanto che approda in Rai nel 1971, conducendo alcune trasmissioni radiofoniche come ‘Voi e io’, ‘Radio anch’io’ e la famosa ‘Chiamate Roma 3131’, per poi passare in TV alla fine degli anni Ottanta.
È autrice e conduce varie trasmissioni di approfondimento giornalistico e di cronaca sulla terza rete all’epoca diretta da Angelo Guglielmi.

Nel 1989 con il giornalista Paolo Guzzanti e successivamente con l’avvocato Luigi Di Majo nasce, così, l’era di ‘Chi l’ha visto’. La Raffai raggiunge un’enorme popolarità confermata, tra l’altro, dal Telegatto e l’Oscar Tv vinti nel 1990 come personaggio femminile dell’anno.
Per non parlare della conduzione di Telefono Giallo, prima di Chi l’ha Visto?, accanto a Corrado Augias.
“Ci ha lasciato Donatella Raffai, volto indimenticabile e motore del programma nelle sue prime storiche edizioni. Al marito e ai figli il profondo cordoglio di Federica Sciarelli e della redazione di “Chi l’ha visto?“. Si è espressa cosí la conduttrice Federica Sciarelli del programma di Rai3 e la redazione sul sito e sulle pagine social, per esprimere il cordoglio per la scomparsa della collega,la prima storica conduttrice della trasmissione. A tal proposito è stato postato il video della prima puntata da lei condotta, il 30 aprile 1989.
Un rapporto con la Rai di amore-odio, un po’ contrastato, tanto che alla fine del 1999 passa a Mediaset per condurre Giallo 4 su Rete 4, ma non riesce conquistare il pubblico. Evidentemente la tv sta cambiando. La Raffai si ritira e sparisce, un taglio netto e deciso. Poi la lunga malattia che l’ha portata alla morte.
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