Santa Rosa 2018 tutto Ok, tra arresti e presidi delle Forze dell’Ordine
Santa Rosa 2018, un trionfo per Gloria, la Macchina ideata dall’architetto-facchino Raffaele Ascenzi e realizzata dall’ impresa di Vincenzo Fiorillo.

A qualche giorno dal trasporto del 3 settembre, possiamo dire che ‘tutto è bene quel che finisce bene’.
Tradizione comunque rispettata: folla di persone nelle vie interessate al trasporto, immancabili i giovani con tanto di sacco a pelo in piazza del Comune dalla mattina del 3, le solite polemiche per entrare ed i soliti furbi che riescono sempre ad infiltrarsi.
I Facchini, guidati amabilmente da Sandro Rossi e supportati dal Presidente del Sodalizio dei Facchini Massimo Mecarini, regalano anche in questa edizione targata 2018, un trasporto memorabile portando in trionfo Gloria, ma soprattutto portando in trionfo, Santa Rosa ed il suo messaggio.
Un trasporto definito “perfetto anche dal punto di vista dei tempi”, da Nuccio Chiossi. E questo è già una garanzia di certezza.
Nota dolente, lo stato increscioso in cui è stata lasciata la città, appena dopo il trasporto: “una discarica a cielo aperto”, come ha puntualizzato Massimo Erbetti, il consigliere comunale M5S, in un comunicato inviata alla stampa.
Ma questo si sa, fa parte dell’educazione, della correttezza… E forse, ripristinare lo studio della materia chiamata “Educazione Civica”, non sarebbe male.
In compenso bisogna riconoscere e dare merito alle Forze dell’ordine impegnate nel servizio durante la sera del 3 settembre. Impeccabili e preparati. Avevano “un bel da fare”, visto che a Viterbo c’erano diversi politici come (prima le signore) Giorgia Meloni, Renata Polverini, Antonio Tajani, Claudio Gasparri, Emanuele Fiano.
E poi lui, osannato persino da più cori, Matteo Salvini.

La guest star della situazione, anche se poi, in definitiva, per chi comprende e sente questo particolare momento per Viterbo e non, è Santa Rosa, (Santa a furor di popolo, perché è Beata), il fulcro di questi giorni, chiamati i festeggiamenti del Settembre viterbese.

Lo scatto del fotoreporter Gianluca Belei lo descrive appieno: Santa Rosa ieri, oggi e sempre. Ieri, la Macchina nel tempo. Oggi, rappresentato dal padre, che tiene in braccio il figlio, il futuro, il sempre che si rinnova.
Comunque per tornare alle Forze dell’ordine impegnate in queste giornate, ma soprattutto nella sera del trasporto, il bilancio parla chiaro: tre arresti per droga da parte dei Carabinieri delle stazioni della compagnia di Viterbo e del nucleo Operativo e Radiomobile.

Anche la Questura di Viterbo ha fatto la sua parte: due arresti in Piazza delle Erbe a pochi minuti dall’inizio del trasporto, uno al luna park, grazie alla Sezione Antidroga di un ragazzo trovato in possesso di una modica quantità di hashish.

Per non parlare del servizio sul percorso del trasporto della macchina di Santa Rosa.
Poliziotti, Carabinieri, Finanzieri, Polizia locale, ovunque, sia in divisa, che in borghese.

Due Reparti mobili in supporto ai colleghi di Viterbo, arrivati per l’occasione da Roma e Firenze. Praticamente erano il cordone che proteggeva e faceva da scorta a Gloria. Più volte hanno perquisito borse della spesa usate dalle persone assiepate lungo Corso Italia.

Sul tragitto anche il neo questore di Viterbo Massimo Macera alla sua prima esperienza in questo tre settembre viterbese.

Con lui anche il Capo di gabinetto Tiziana Cencioni, il vicario Paolo Di Domenico, ed i dirigenti Alba Milioni e Riccardo Bartoli.

Inoltre quest’anno accanto alla macchina di Santa Rosa, la presenza di due Carabinieri in alta uniforme, a testimoniare la vicinanza dell’Arma a questa manifestazione dedicata alla Santa protettrice di Viterbo.
Tutto è filato liscio, nonostante l’aleggiato timore di un attentato. Da ricordare il lancio di un ordigno incendiario contro la macchina di Santa Rosa il 3 settembre del 2015. Il giovane poi è stato arrestato dagli uomini della Digos della Questura di Viterbo, coordinati dalla dottoressa Monia Morelli.
Inoltre, a nota dell’assessore Claudia Nunzi, è stato adottato dal servizio di vigilanza territoriale della polizia locale, il “primo daspo urbano“.
Si tratta del fermo di una donna in via Cairoli, proprio nella sera del 4 settembre, in evidente stato di ebbrezza molesta.
Insomma, è andata bene. I bravi da una parte ed i soliti incivili e meno buoni dall’altra.