Domani, 10 aprile, ricorre il 167° di Fondazione della Polizia di Stato. Un’evoluzione continua dal 1852 al 1981 quando, proprio il 10 aprile viene pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, la legge di riforma della Polizia. Una data simbolo, una giornata che segna anno per anno un cammino tra la gente, per la gente.

Polizia di Stato è anche donna, anche #essercisempre al femminile.
È nel 1960, infatti, che una donna veste l’uniforme. Il primo concorso pubblico aperto alle poliziotte, risale al maggio del 1960. Grazie alla loro tenacia, grazie all’impegno di queste “pioniere”, ora le donne in Polizia sono quasi 15.000.
La prima poliziotta è Rosa Scafa, nata il 18 luglio 1925 a Vibo Valentia, che appena 22enne raggiunge la famiglia a Trieste. Decide di partecipare al Concorso all’ultimo giorno – quando si dice destino – perché è in cerca di un lavoro.
Siamo nel dopoguerra, è il 1951 e riesce ad entrare al terzo corso della Polizia femminile. La sua prima mansione è nella ‘Buoncostume”, occupandosi di prostitute e di assistenza ai minori. Una donna di vita stava per sfregiarla con una lametta al viso, ma ha rinunciato, perché rimasta colpita dai modi gentili ed umani della poliziotta Scafa. In occasione del
158° anniversario della Polizia, nel 2011, ha ricevuto dal Ministro dell’Interno la medaglia celebrativa dell’evento.
Altre hanno seguito il suo esempio nel corso degli anni nella Polizia di Stato.
La prima donna a dirigere una Questura è stata Maria Rosa Maiorino, la prima a dirigere l’Ispettorato di Pubblica Sicurezza presso il Vaticano. Fernanda Santorsola è la prima donna in Italia a diventare dirigente di una Squadra Mobile.

Festa della Polizia di Stato 2018
Anche nella Questura di Viterbo ci sono donne. Il Capo di Gabinetto è la dottoressa Tiziana Cencioni, Alba Milioni è il dirigente dell’Ufficio del personale, ed il vice commissario Miranda Campana è la responsabile dell’ufficio passaporti.
Fino a tempo fa era la dottoressa Marina Contino a dirigere la sezione Anticrimine, come la dottoressa Monia Morelli dirigente della Digos, ora passata alla Questura di Perugia ed il vice questore aggiunto Gina Cordella, attualmente a Milano, per citarne alcune.

Mesi fa è andata in quiescenza l’assistente capo Paola Trippa, l’unica donna sulle volanti a Viterbo.

Ci sono altre donne nella Questura intitolata al maresciallo Mariano Romiti. Ogni giorno chi sul territorio, chi in ufficio spendono il loro tempo, con i loro colleghi, per garantire la sicurezza nel territorio della Tuscia.
Spesso ci sono poliziotte al Corpo di Guardia della Questura, come all’Ufficio relazioni con il pubblico (URP).
A tutte loro va il profondo ringraziamento per il loro operato ed impegno.
È un #essercisempre continuo e costante, tra la gente e per la gente, perché la Polizia di Stato è anche donna in divisa. Grazie.

