Era il 20 giugno 2020, quando gli eredi spirituali di Tommasa Alfieri, fondatrice del giornale di ispirazione cattolica Sosta E Ripresa, si sono incontrati, come consuetudine, ad omaggiare la ‘signorina Masa’, dinanzi alla sua tomba al cimitero del Verano, in Roma.
Persone provenienti da Roma e da Viterbo, raccolte in preghiera insieme a loro, nel luogo dove sono custodite le spoglie mortali della professoressa Alfieri e dei suoi genitori, accanto ai quali aveva lei stessa aveva voluto essere sepolta.
Una visita osservando le norme dell’emergenza per l’epidemia del Covid-19, con tanto di mascherina e distanziamento, nonostante il caldo.

A guidare la preghiera Mario Mancini, allievo di Tommasina Alfieri, che continua a conservarne la memoria, conclusa con la lettura di uno scritto della stessa, sull’ultima opera di misericordia spirituale, pregare Dio per i vivi e per i morti.
“Aveva la capacità di scrutare le anime e anche quella di tirare fuori il meglio delle persone che manifestavano interesse alla sua opera di autentico apostolato laicale“, aveva detto nel suo ricordo il giornalista professionista Pierluigi Natalia, con all’attivo gli ultimi trent’anni della sua professione ne L’Osservatore Romano, occupandosi principalmente di politica internazionale, con particolare attenzione al Sud del mondo.

Chi vi scrive non ha conosciuto la signorina Masa, ma ha imparato ad apprezzarla attraverso le testimonianze di Natalia e Mancini. Una donna straordinaria, molto profonda che sapeva andare all’essenziale, una guida senza dubbio. Nemmeno lo storico Edoardo Prandi, presente all’incontro, l’ha conosciuta, ma da svariati anni si sta prodigando nello studio della sua figura e della sua opera, con dei libri molto interessanti.
Persone, dunque, che a vario titolo si sono accostate alla spiritualità di una donna che amava profondamente Dio, attraverso il prossimo, servendoLo con rispetto e devozione. Laiche e laici che hanno scelto di vivere da cattolici la loro condizione nel mondo.
Del resto, come scriveva l’Alfieri: “La benignità è la disposizione virtuosa dell’anima a procurare ad altri il bene e a risparmiare ad altri male in modo amabile, generoso, grazioso…”.
Tommasa Alfieri una donna di grande spiritualità, di consapevole laicato, molto attuale.