“Non essere impaziente di vivere”, di Nino Salvaneschi

Infinite Realtà.it propone ai suoi lettori una significativa pagina tratta da “Il libro dell’anima” di Nino Salvaneschi, giornalista italiano nato a Pavia il 3 dicembre 1886, morto a Torino il 24 novembre 1968.

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Nino Salvaneschi

In sua memoria  l’’Associazione Nazionale ciechi” ha istituito  il Premio Nino Salvaneschi per il giornalismo. Nel 1923, per una grave malattia, viene colpito da una cecità permanente e proprio in questa difficile situazione della sua vita, legge   L’imitazione di Cristo, che gli era stato regalato dalle suore infermiere, e questo lo spinge ad avvicinarsi al cattolicesimo.

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Il libro dell' anima Nino Salvaneschi 
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Non essere impaziente di vivere.
Il domani giungerà più presto di quanto tu creda. E appena farai l’appello degli amici, delle speranze, delle illusioni, ti accorgerai di aver vissuto, poiché il cuore risponderà presente solo ai ricordi.
Così una sera comprenderai che era proprio
inutile aver avuto tanta fretta.
Non essere impaziente di correre.
Arriverai sempre troppo presto. Forse un giorno ti pentirai di non aver meglio assaporato qualche istante. Pensa invece che stai tessendo i tuoi ricordi. E la tua pazienza ti sia buona consigliera per non fare nodi che ritroverai domani.
Non essere impaziente di arrivare.
Tu stesso forse ora non sai quale nome dare al tuo traguardo. E le svolte sono più pericolose delle discese.
Non voler dunque vivere di corsa senza fermarti a guardare la strada.
Non la rifarai mai più.
Non essere impaziente di bere in un’ora sola la coppa della gioia.
Avrai sete domani”.

(da “Il libro dell’anima” di Nino Salvaneschi)

Foto tratta dal web

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