Latera, rinnovata la tradizione dei festeggiamenti in onore di Sant’ Angelo martire
Incamminarsi sulla via della santità, è incontrare Cristo Gesù, ed i santi sono proprio gli esempi della testimonianza alla sequela del Vangelo. Venerare il corpo di un santo ci porta a domandarci se riusciamo a cogliere quella luce divina manifestata con la vita del Santo.
Ed è proprio così, come è avvenuto nei giorni scorsi nella comunità di Latera, suggestivo borgo della Tuscia, che ha reso omaggio con fede e devozione al suo compatrono sant’Angelo martire.
Una tradizione che risale all’8 settembre del 1834, quando lo sparo dei cosiddetti ‘mortari’, annunciò al clero ed alla popolazione di recarsi presso la chiesa della Madonna della Cava dove, prima di essere trasportato il giorno seguente alla Collegiata, venne collocato il corpo del santo.
Tutto ha inizio con la donazione delle reliquie di Sant’Angelo martire da parte di una nobile famiglia romana, al Provinciale dei Minori osservanti, padre Flaminio Maria Annibali che, a sua volta, le donò a Latera.
Reliquie che vennero rinvenute sulla via Salaria, che successivamente ricevettero gli onori nella chiesa dell’Ara Coeli al Campidoglio e nella Basilica di San Bartolomeo all’isola, per poi dunque, arrivare nel comune della Tuscia, grazie a padre Annibali.
Il santo giovinetto che stando ai risultati di una perizia aveva circa 15 anni, è festeggiato solennemente ogni anno dalla comunità laterese.
Anche quest’ anno con tanto di autorità religiose e civili Sant’ Angelo ha ricevuto l’abbraccio dei lateresi.
I riti religiosi sono stati officiati dal vicario del Vescovo, Mons. Luigi Fabbri, coadiuvato da don Luigi Fioriti, don Emanuele Germani, don Nicola Migliaccio, don Paolo Chico, don Terence Nwanko ed il diacono Nello Franci.
Presente anche il presidente della provincia Alessandro Romoli per il quale “La grande partecipazione da parte della cittadinanza è la dimostrazione di come le tradizioni patronali siano fortemente radicate nel territorio della Tuscia“.
Il sindaco di Latera Francesco Di Biagi, nel ringraziare la popolazione ed esprimendo plauso al Comitato organizzativo 1965/66- 1972/73 1982/83 1992/93 2006/07 per l’impegno che ha reso possibile la realizzazione di questa ricorrenza, ha detto: “Questa festa rappresenta oggi, come ieri e come sicuramente lo sarà domani, il tratto identitario del nostro paese”.
Colonna sonora dei vari appuntamenti è stata l’esibizione dell’associazione bandistica musicale Città di Latera, diretta dal Maestro Franco Silvestri.
Fede e tradizione ancora una volta hanno testimoniato la grande devozione di Latera per Sant’Angelo martire, esprimendone la forte radicalità nel territorio della Tuscia.