“I miei occhi ti guardano”, il libro di Anna Silvia Angelini sul dramma della violenza assistita. Presentato a Roma con un tavolo istituzionale di alto livello
la storia di Vittoria, una ragazza che ha trovato il coraggio di uscire dal buio della violenza assistita
La Forza di Vittoria e la Rete Istituzionale Contro il Silenzio. “I miei occhi ti guardano”, un dibattito di altissimo livello a Esperienze Europa
L‘autrice Anna Silvia Angelini ha raccontato la storia della sua protagonista, sopravvissuta alla violenza assistita. Un parterre d’eccezione, unito per ribadire: “La rete per denunciare esiste“.

Non è stata una semplice presentazione letteraria, ma un vero e proprio tavolo istituzionale e umano per squarciare il velo sul dramma della violenza assistita. Lo scorso 7 novembre a Roma, presso lo spazio Esperienze Europa David Sassoli, il libro “I miei occhi ti guardano” di Anna Silvia Angelini ha portato al centro del dibattito la storia di Vittoria, una ragazza che ha trovato il coraggio di uscire dal buio della violenza assistita.
L’evento ha avuto un impatto eccezionale grazie alla presenza di figure in prima linea nella tutela dei soggetti vulnerabili. Il pubblico ha ascoltato con emozione la commovente e potente testimonianza di Ana Maria Ribas che ha dato un volto e una voce alla drammaticità del fenomeno.
A ribadire che la rete di supporto esiste e funziona, si è radunato un parterre d’eccezione. Il dibattito è stato moderato da Monika Iaros ha visto l’introduzione video dell’Europarlamentare Susanna Ceccardi, insieme a:
Vice Questore Dott.ssa Maria Antonia Spartà, Valerio Di Gioia Magistrato e consulente della commissione di inchiesta sul famminicidio, Onorevole Fabrizio Santori, Vice Prefetto dott.Michele Censi Buffarino, Dott. Gino Muratori Direttore Sicurpiana Security, Avvocato Angela Russo, Roberta Beolchi Presidente Associazione Edela, Moira Maffezzoni, psicologa clinica, la criminologa Gloria Mazzeo, Klarida Rrapaj criminologa e psicologa, la partecipazione della Prof. Anna Maria Cappello scrittrice e poetessa.
”Il messaggio emerso è chiaro: non esiste silenzio quando in gioco c’è la vita di un minore,” ha affermato l’autrice Anna Silvia Angelini”Avere al tavolo Forze dell’Ordine, Magistratura, esperti clinici e avvocati dimostra che la via d’uscita è possibile ed è affiancata da professionisti competenti.”
L’incontro si è concluso con un appello unanime a denunciare e a investire nella cultura del rispetto, perché storie come quella di Vittoria possano diventare un faro di speranza per chi è ancora intrappolato nella violenza domestica.



