Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne: l’appello della presidente Carmela Pace Unicef Italia
UNICEF per Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (25/11).
650 milioni di ragazze e donne (1 su 5) oggi in vita hanno subito violenza sessuale da bambine.
Oltre 230 milioni di bambine e donne in vita oggi hanno subito mutilazioni genitali femminili (FGM)
In occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, l’UNICEF ricorda che nel mondo 650 milioni di ragazze e donne (1 su 5) oggi in vita hanno subito violenza sessuale da bambine, di cui oltre 370 milioni (1 su 8) hanno subito stupri o aggressioni sessuali; in contesti fragili, le ragazze corrono un rischio ancora maggiore, con una percentuale di stupri e aggressioni sessuali durante l’infanzia di poco superiore a 1 su 4. Quasi 50 milioni di ragazze adolescenti tra i 15 e i 19 anni (1 su 6) sono state vittime di violenza fisica o sessuale da parte del marito o del partner nell’ultimo anno. Circa 550 milioni di bambini (circa 1 su 4) vivono con madri vittime di violenza compiuta dai loro partner.
Oltre 230 milioni di bambine e donne in vita oggi hanno subito mutilazioni genitali femminili (FGM). Le stime globali aggiornate mostrano un incremento del 15% del numero totale di sopravvissute alla pratica – ovvero 30 milioni in più di ragazze e donne – rispetto ai dati rilasciati otto anni fa. I dati più elevati si riscontrano nei paesi africani, con 144 milioni di casi.
“La violenza contro le bambine, le ragazze e le donne si verifica nelle case, nelle scuole, nelle comunità e online. Coloro che subiscono violenza portano per la vita conseguenze gravi: ferite, infezioni sessualmente trasmissibili, problemi di salute mentale come ansia e depressione e morte. – ha dichiarato Carmela Pace, Presidente dell’UNICEF Italia. “Come UNICEF crediamo che sia necessario investire nella prevenzione, nell’educazione e nei servizi di supporto, perché solo in questo modo possiamo spezzare il ciclo della violenza e costruire un mondo in cui le bambine, le ragazze e le donne siano al sicuro”.