Un convegno interessante e senza ombra di dubbio molto ricco di notizie inedite, a Vignanello, nella prestigiosa location del Castello Ruspoli.
L’occasione è il decimo anniversario del Concorso Internazionale Principe Francesco Maria Ruspoli, già Marescotti, personaggio determinante in quella Roma capitale della cultura europea del Settecento.
Una due giorni, 12 e 13 ottobre, intitolata “Francesco Maria Ruspoli e il suo mondo“, organizzata dal Centro Studi e Ricerche Santa Giacinta Marescotti, con il patrocinio dell’Accademia dell’Arcadia.

A fare gli onori di casa Donna Giada Ruspoli, impeccabile erede di una Famiglia lungimirante, presidente onorario del Centro Studi.

Nell’incantevole Castello che ha dato i natali al primo Principe di Cerveteri e sesto Conte di Vignanello, si è parlato di un uomo illuminato, che sapeva andare oltre nel suo tempo.

A coordinare i lavori il prof. Giorgio Monari che tirando un bilancio nella sessione finale, definisce l’appuntamento: “Un incontro di studio molto profondo, ricco, con materiale inedito, con temi specifici sulla sua vita ed anche occupandosi di figure a lui vicine”.

La commissione scientifica ha visto la partecipazione di Álvaro Torrente Sánchez-Guisnade, Dinko Fabris.
Sicuramente una figura che suscita un grande interesse ascoltando l’esposizione degli eccellenti relatori, che rivela un mecenate artistico e musicale, tanto da dare ospitalità al giovane Händel, anche ricambiata con diverse opere composte in suo onore.
Nato a Vignanello, feudo della famiglia Marescotti, il 2 marzo 1672 da Alessandro e da Anna Maria Corsini. Eredita il cognome Ruspoli dalla nonna Vittoria, moglie di Vicino Sforza Marescotti. Nel 1695 sposa Maria Isabella figlia del Duca di Acquasparta.
Nelle varie sessioni si è tratteggiato il rapporto di Francesco Maria Ruspoli con i suoi contemporanei, con la cultura a Roma.

Interessante il passaggio di Teresa Chirico del Conservatorio Santa Cecilia Roma sul teatro commissionato dal Principe tra il 1690 ed il 1713. Il giorno seguente, sabato 13 ottobre, la sessione sulla sua vita a Vignanello.

Una figura importante nel panorama della storia di Roma del Settecento, con una grande capacità di gestione e mediazione. Svolge il ruolo di grande inquisitore a Malta. Il suo interessante viaggio da Roma a Varsavia e l’incontro con la Corte, trattato dal professor Gaetano Platania dell’Università della Tuscia, descrive un Nunzio scelto tra diversi candidati, sul quale gravano molte responsabilità, accolto a Varsavia con grande entusiasmo. Si tratta di un viaggio che pone un punto essenziale come vademecum di comportamento per gli altri, per i suoi predecessori.
Molto apprezzata dai numerosi convenuti, anche la sessione conclusiva.
Un convegno che getta inevitabilmente luce nuova sul Principe Francesco Maria Ruspoli. Tutto questo a Vignanello, in un luogo che da dieci anni ospita questo Concorso Internazionale a lui intitolato, un punto di riferimento sugli studi, anche musicali.

Interessante e dettagliato l’intervento del professor Luciano Osbat, del Centro Diocesano di Documentazione di Viterbo, sul Culto e la Beatificazione di Giacinta Marescotti.
Determinante è stato il ruolo del
cardinale Ruspoli per le procedure di canonizzazione e per la transazione e delle reliquie di Giacinta. Quel che ne emerge è uno spaccato profondo del piano di vista dell’ottica della Chiesa dell’epoca, ma anche l’innovativa figura di una Monaca che si interessa di musica, che scrive lettere raccolte in ben 4 faldoni. È questo un periodo segnato dall’attivismo delle donne, in un mondo femminile dove Giacinta Marescotti si opponeva all’epoca, valorizzandolo anche culturalmente.
Un altro elemento di modernità nella famiglia Ruspoli che guardava avanti, molto avanti.
Servizio fotografico a cura di Mariella Zadro