Il tempo corre veloce, non si ferma mai e probabilmente lo sprechiamo inutilmente.
La riflessione la offre Enrico Brignano nel suo spettacolo al meraviglioso Teatro Brancaccio a Roma, sabato 22 febbraio.
Il suo nuovo one-man-show “Un’ora sola vi vorrei”, un successo di risate, ma anche l’opportunità di fermare il tempo, di fermarsi con se stessi.
Brignano è semplicemente fantastico sul palco del teatro, edificato su progetto dell’architetto Luca Carimini poi realizzato dall’ingegner Carlo Sacconi .
Nel teatro dove per tanti anni si sono esibiti Ettore Petrolini, Totò, Aldo Fabrizi, Anna Magnani, ma anche Jimi Hendrix e Louis Armstrong, Enrico Brignano intrattiene il pubblico con il suo inconfondibile stile.
Il suo remake della famosa canzone di Umberto Bertini variata in “vi vorrei” porta la sala del Brancaccio, in un viaggio a velocità moderata, tra risate e discernimento.
Brignano stavolta va oltre la sua comicità, molto oltre. Uno spettacolo diciamo ‘riflessivo’, tra frammenti comici e seri che si intrecciano con una sorta di messinscena dove riflettere, appunto.
90 minuti dove Brignano gioca stupendamente sul tempo e con il tempo, tra gag e riflessioni.
Del resto Charles Darwin diceva che “Un uomo che osa sprecare un’ora del suo tempo non ha scoperto il valore della vita”.
Enrico Brignano al teatro Brancaccio ci ha fatto riflettere e capire che in fondo come scriveva Charles Dickens il tempo è “il più grande e il più antico di tutti i tessitori”, quindi sta a noi riscoprirlo e tessere al meglio.
Brignano ci ha dato l’imput con “Un’ora sola vi vorrei”, al Teatro Brancaccio. Un successo.