A Latera un quadro di Sant’ Antonio Abate benedetto da Papa Giovanni Paolo II, divenuto Santo

Che fosse dappertutto conosciuto, da tutti ammirato e desiderato, anche da quelli che non l’avevano visto, è un segno della sua virtù e della sua anima amica di Dio“, scriveva Sant’ Atanasio nella biografia “Vita Antonii“, parlando di Sant’ Antonio Abate.

È il giovane rimasto orfano a 20 anni, che donò tutto quello che aveva ai poveri, per poi ritirarsi nel deserto, combattendo contro le tentazioni del demonio, scelse la via dell’ascesi e della preghiera. È lui che viene considerato il fondatore del Monachesimo, ossia la costituzione di famiglie di monaci che, sotto la guida di un padre spirituale, si consacrarono al servizio di Dio.

Il santo raffigurato con al collo una campanella ed un maiale accanto, nella qui iconografia si trova anche con il bastone degli eremiti a forma di T, la ‘tau’, ultima lettera dell’alfabeto ebraico, festeggiato il 17 gennaio con la benedizione degli animali da lavoro e domestici ed anche dei trattori.

Sant' Antonio Abate Rita Porroni, Franco Ginanneschi laura ciulli A Latera, nella bellissima Chiesa di San Clemente Papa il cui parroco è don Terence Nukandu, ogni anno è ormai una tradizione, esporre alla destra dell’altare un quadro raffigurante il santo, dipinto dalla professoressa Rita Porroni. Un immagine ‘particolare’, con una storia molto toccante, perché è un “quadro benedetto da un Santo“, come affermato, con gli occhi velati di lacrime, dal già presidente del Comitato degli organizzatori della Festa di Sant’ Antonio Abate 1988, Franco Ginanneschi.

Franco Ginanneschi
Franco Ginanneschi

Già, perché era l’anno 2000 quando una delegazione partì da Latera, con gli allora seminaristi Emanuele Germani e Paolo Chico, all’Udienza con Papa Giovanni Paolo II. Proprio in quell’ occasione, venne portato il quadro raffigurante Sant’Antonio Abate, per farlo benedire dal Pontefice. Per sbaglio, uno degli addetti, pensando che si trattasse di un dono per il Santo Padre, lo prese, ma venne subito informato che l’intenzione era quello di farlo benedire.

Benedizione Apostolica di Papa Giovanni Paolo II quadro Sant' Antonio Abate Latera
Benedizione Apostolica di Papa Giovanni Paolo II

Un piccolo aneddoto legato a questa immagine, alla quale successivamente venne inviata la Benedizione Apostolica al Comitato Sant’ Antonio Abate di Latera, “con pegno di grazie e favori celesti“.

Comitato Sant' Antonio Abate Latera Laura Ciulli
Comitato Sant’ Antonio Abate Latera 1988

Un significativo segno, un pegno d’amore e devozione dei Lateresi, che vede fedele testimone Franco Ginanneschi che con amore da anni si prodiga a tenere vivo il ricordo di un giorno in udienza da Papa Giovanni Paolo II.

Una piccola tradizione verso questo Santo detto il ‘Grande’, il ‘santo del Fuoco’, il santo purificatore, che combatte il diavolo, legato alla fertilità della terra, celebrato da sempre, fin dal 357 quando morì nel deserto della Tebaide.

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