Una nuova mutazione della variante Delta, è denominata ‘AY.4.2‘. Gli specialisti britannici la indicano come potenzialmente più trasmissibile di un ulteriore 10%, anche se apparentemente, al momento, non è destinata a prevalere sul ceppo d’origine.
Sta iniziando a girare nei Paesi europei, mentre si registra un nuovo incremento di contagi, legato all’avvicinarsi della stagione invernale.
Nel Regno Unito è, dunque, di nuovo allarme Covid-19, con 50mila contagi in un giorno, la curva dei ricoveri resta, per ora, entro il livello di guardia.
Tuttavia, Francois Balloux, direttore dell’UCL Genetics Institute ha dichiarato che “non è qualcosa di disastroso come abbiamo visto in precedenza”.
Le autorità britanniche, comunque, stanno tenendo sotto stretta osservazione questa nuova mutazione della variante Delta di SarsCoV2 che, appunto, sta causando un numero crescente di infezioni nel Regno Unito.
L’allentamento delle restrizioni sta iniziando a suscitare polemiche, soprattutto con l’avvicinarsi dell’inverno, che si prepara ad affrontare il rallentamento della campagna vaccinale, agli inizi da record, che si prospetta alquanto impegnativo. Ora lo spettro di una nuova variante. Il 20% della popolazione non è ancora immunizzata, anche potendolo fare, come sostenuto al consiglio dei ministri da Johnson.
In Russia un boom di contagi e per i record di morti giornalieri per il Covid-19 si sta pensando a reintrodurre restrizioni, per fermare la diffusione del virus. Inoltre, il vice primo ministro russo Tatyana Golikova ha proposto che nel Paese vengano introdotti giorni non lavorativi dal 30 ottobre al 7 novembre e in alcune regioni già dal 23 ottobre.
Intanto la Lettonia è costretta a tornare in lockdown e sotto coprifuoco fino al 15 novembre.
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