Serva di Dio Luisa Piccarreta, preghiera per le Anime del Purgatorio

Preghiera per i defunti della Serva di Dio Luisa Piccarreta
Padre Santo, m’immergo nel tuo Volere Divino, prendo e faccio mio tutto il suo Potere, l’immensità del suo Amore; faccio mio il valore immenso delle pene del tuo Figlio Gesù, tutta la sua Passione, ogni sua piaga, ogni sua spina, ogni goccia del suo Sangue e faccio mia tutta la sua Umanità SS., ogni suo atto, tutti i suoi meriti, la sua Santità e la sua Divinità; prendo tutte le Qualità Divine, tutti i beni che sono nella Volontà Divina; prendo tutti gli atti di Maria SS., tutta la sua santità, i suoi meriti e le sue pene e, facendo tutto mio questo capitale infinito, lo verso tutto sulle anime del Purgatorio, ( particolarmente sull’anima di … ), perché, immerse in questi bagni di un potere e un’immensità divina, vengano di molto abbreviate le loro pene e possano essere al più presto ammesse alla tua Presenza a lodarti nella Patria Celeste. Amen.

Serva di Dio Luisa Piccarreta
Serva di Dio Luisa Piccarreta

Luisa Piccarreta, serva di Dio, nacque a Corato (Bari), il 23 aprile 1865, domenica “In Albis” e venne battezzata lo stesso giorno.

Frequentò solo il primo anno di scuola elementare, per poter aiutare la famiglia in campagna. 

La domenica in Albis del 1874, Luisa ricevette, la Prima Comunione e la Cresima. Da allora inizia un profondo cammino di preghiera,  meditando in particolare la Passione di Cristo, adorando  l’Eucaristia, con una particolare devozione alla Madonna.

A tredici anni, mentre stava meditando la Passione di Gesù, sentì il  cuore ed uscì fuori al balcone di casa, dove e ebbe una visione: la strada era piena di persone che spingevano Gesù, sofferente e insanguinato, mentre portava curvo la pesante croce. Allora Cristo, alzando gli occhi verso di lei, le disse: “Anima, aiutami!”.

Decise così di consolare Gesù tra riparazioni e preghiere. Iniziarono grandi sofferenze fisiche, per le stigmate invisibili ed anche  dure e continue vessazioni di demoni, aggiunte a quelle spirituali e morali.

Un giorno, dopo aver subito una vessazione dal demonio, ebbe una seconda visione di Gesù sofferente  e della Madonna Addolorata che la invitava ad offrirsi vittima per amore a suo Figlio.  Fece voto a Dio di vittima di espiazione per i peccati, ed in seguito, fu colpita da un’inspiegabile malattia che la costringeva a stare immobile a letto, a vomitare qualsiasi cibo e bevanda, nutrendosi solo di Eucarestia, per 62 anni.

I medici che la visitarono, non riuscendo a formulare una diagnosi certa, consigliato i familiari di chiamare un sacerdote. Al segno della croce di un padre agostiniano, Luisa ritornò dal suo “solito stato” – come lei stessa lo definì – che si ripresenterà ogni giorno fino alla morte e da cui poté ogni volta uscire solo allo stesso modo.

Divenne terziaria Domenicana col nome di Maddalena, ma ebbe da Gesù una missione particolare e unica: nella “piccola prigione” del suo letto, Gesù le fece conoscere il suo desiderio di riportare l’uomo all’ordine e allo scopo per cui fu creato, ossia il vivere unito a Lui nella sua “Divina Volontà”, come lo fu Adamo prima del peccato originale.

Dal 1884 fino alla sua morte, fu obbediente ai vari confessori inviati dal Vescovo dell’Arcidiocesi di Trani. Dal 1º gennaio 1889, il suo confessore le diede il permesso di rimanere a letto, dove rimase sempre seduta fino alla morte.
Il 28 febbraio del 1899, il suo secondo confessore le diede l’obbedienza di scrivere quanto succedeva tra Gesù e lei e le grazie che riceveva continuamente. Con grande sforzo interiore, cominciò a scrivere il suo diario: un manoscritto contenente più di 2.000 capitoli, raccolti in trentasei volumi, sulla nuova “santificazione” nella Divina Volontà.

Scrisse centinaia di lettere, “Le Ore della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo“, a cui sono legati innumerevoli benefici spirituali e lo scritto dettatole dalla Madonna stessa: “La Vergine Maria nel Regno della Divina Volontà”, una meditazione mariana del Vangelo ed un’esortazione a vivere nella Divina Volontà.

Morì il 4 marzo del 1947, a 81 anni, dopo una polmonite.

Foto tratte dal web

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