25 maggio, Santa Maria Maddalena de’ Pazzi

Maria Maddalena de’ Pazzi nasce a Firenze nel 1566, dalla nobile famiglia fiorentina di Geri de’ Pazzi.

Viene e battezzata con il nome di Caterina, ma sin da piccola è attratta dal colloquio intimo con Dio.

A 16 anni, nel 1582, entra nel Monastero di Santa Maria degli Angeli, prendendo il nome di Maria Maddalena.

In monastero viene colpita da una malattia che le impedisce di stare coricata, tanto che i voti li pronuncia seduta su un letto,  davanti all’altare della Vergine.

Dal 1586, però, la monaca  prova un’esperienza di forte sofferenza interiore, tra prove e tentazioni che verranno descritte poi nel volume Probazione. Sente l’esigenza di  impegnarsi per il rinnovamento della Chiesa avviato dal Concilio di Trento. Scrive  lettere al Pontefice Sisto V, ai cardinali, agli arcivescovi tra cui quello di Firenze, Alessandro de’ Medici (futuro Leone XI), ribadendo la necessità della “renovatione della Chiesa”. 

Successivamente decide di  dedicarsi alla formazione delle novizie, diventandone il punto di riferimento.

Poco dopo, però, si ammala gravemente di tubercolosi. Saranno tre anni patisce atroci sofferenze.

Muore il  25 maggio 1607, a soli 41 anni e la sua fama di santità si sparge e nel 1626, Papa Urbano VIII la proclama Beata. Sarà poi Clemente IX a canonizzarla, il 28 aprile 1669.

Le sue spoglie sono nel Monastero a lei dedicato, nel quartiere Careggi di Firenze.

Foto tratta dal web

 

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