Come difendersi dal Revenge porn.
I consigli della Polizia Postale e delle Comunicazioni per difendersi dal revenge porn:
– la migliore prevenzione consiste nell’evitare di documentare la propria intimità. L’invio di foto e filmati anche al solo partner rappresenta un anello debole nella “catena di custodia” di tali contenuti ed espone a eventuali ricatti o vendette in caso di un’eventuale interruzione della relazione;
– qualora si decida di documentare i rapporti intimi, è bene tutelarsi usando dispositivi non connessi alla rete e memorizzando immagini e video su supporti esterni ben custoditi, accessibili tramite password;
– l’interessato può chiedere ai social network di rimuovere il contenuto che lo riguarda;
– qualora non sia possibile la rimozione, si può ricorrere al diritto all’oblio, eliminando la de-indicizzazione e le conseguenti attività risarcitorie, mediante dedicata richiesta all’Autorità Garante per la Protezione dei dati personali. Ciò comporta che il materiale non venga eliminato dalla rete, ma rimosso dai motori di ricerca. In tal modo, senza conoscere la url esatta del contenuto, questo non sarà raggiungibile dalla mera ricerca delle parole chiave;
– è opportuno che la vittima presenti tempestivamente la querela, in quanto i contenuti pubblicati online si diffondono velocemente e, quando si ottengono i provvedimenti dell’autorità giudiziaria, il danno subito dalla vittima è ormai irreparabile. Infatti, le indagini svolte dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni in tale ambito sono finalizzate non soltanto a identificare e punire il responsabile del reato, ma anche a intervenire tempestivamente per far rimuovere i contenuti dal web o, quantomeno, limitarne la divulgazione massiva.
Infatti, considerato il c.d. “effetto tam tam” della rete, che determina la diffusione dei contenuti pubblicati online in tempi rapidissimi e in modo pervasivo, a volte virale, risulta difficile riuscire a eliminare in maniera definitiva il materiale video/fotografico oggetto delle querele, in quanto, anche qualora si riesca a ottenerne la cancellazione dal social/sito che l’ha ospitato, nel frattempo è verosimile che abbia iniziato a girare su altre piattaforme del web, in modo incontrollabile e incontrollato.
In ogni caso, la Polizia Postale e delle Comunicazioni è sempre presente grazie al Commissariato di P.S. Online, consultabile per ogni tipo di informazione e utile per eventuali segnalazioni o richieste di aiuto.