Per riflettere prima della Messa: 4 ottobre 2025, san Francesco d’Assisi

Francesco: povero ed umile Mt 11,25-30

“Se io avessi tanta sapienza, quanta ne ebbe Salomone, e mi incontrassi in sacerdoti poverelli di questo mondo, nelle parrocchie dove abitano, non voglio predicare contro la loro volontà. E questi e tutti gli altri voglio temere, amare e onorare come miei signori; e non voglio in loro considerare il peccato, poiché in essi io vedo il Figlio di Dio e sono miei signori. E faccio questo perché, dell’altissimo Figlio di Dio nient’altro io vedo corporalmente, in questo mondo, se non il santissimo corpo e il sangue suo che essi soli consacrano ed essi soli amministrano agli altri” (Testamento: FF, 112-113).

Papa Pio XI
Papa Pio XI

Già il Santo Padre Pio XI nella sua enciclica Rite expiatis del 30 aprile 1926 (scritta nell’VIII centenario di san Francesco d’Assisi) facendo eco a tutta la letteratura religiosa che presentava Francesco come “un altro Cristo”, il Papa scriveva: “Sembra potersi affermare non esservi mai stato alcuno in cui brillasse più viva e somigliante l’immagine di Gesù Cristo e la forma evangelica di vita, che in Francesco d’Assisi”. E san Paolo VI, il 23 giugno 1967, parlando ai Capitolari dei Frati Minori, affermava che “Cristo è il punto focale della spiritualità francescana”. Francesco come Cristo – afferma il noto scrittore inglese Chesterton – ha fatto tutto da innamorato”.

San Francesco d'Assisi Laura Ciulli infinite realtà.it padre Ubaldo terrinoniMa già molto tempo prima di queste autorevoli dichiarazioni, san Bonaventura da Bagnoregio, nella sua Leggenda Maggiore riferiva un elevato e semplicissimo argomento del cardinale Giovanni Colonna in merito alla richiesta di approvazione della Regola da parte di Francesco: “La Regola di questo frate è nient’altro che Vangelo, se noi rifiutiamo la presente Regola, rifiutiamo il Vangelo” (FF. 1062). Così la Regola fu approvata e divenne la norma di vita evangelica per Francesco e i suoi numerosissimi figli. Egli poteva finalmente proporre a sé e ai suoi un’equazione perfetta: Regola è lo stesso che Cristo Gesù.

Di qui scaturisce in lui il vivissimo desiderio di imitare Cristo, cioè calare nella quotidianità la persona viva di Cristo, così come lo incontra e come riesce a inquadrarlo nel Vangelo. Deriva di qui che Francesco nella fonte biblica non ricerca notizie, idee, concetti, programmi, ma ricerca la vita, ricerca una persona, la Persona di Gesù; vuole seguire lui, ricalcare le sue orme, “ripetere in sé tutto ciò che ha sperimentato e compiuto Gesù sulla terra”.

San Francesco d'Assisi Laura Ciulli infiniterealtà. It Padre Ubaldo Terrinoni Immerso profondamente in Cristo, Francesco diventa l’uomo delle grandi scelte, delle scelte audaci.  E apporta nel suo intimo una rivoluzione copernicana, un rovesciamento di prospettive come egli stesso ci lascia intravvedere nel Testamento: “Quel che prima mi pareva amaro, mi fu convertito in dolcezza dell’anima e del corpo”. Ovviamente, si tratta di scelte non fatte una volta per tutte, ma continuamente rivisitate e approfondite. Scelte fatte con chiarezza di obiettivi e di altissime mete. Ha misurato costantemente il suo affascinante ideale sul metro delle esigenze evangeliche.

Assisi, San Francesco Laura Ciulli infinite realtà. ItCristo è il centro e il perno attorno al quale ruota tutta la vita di Francesco. È il Cristo del presepe, dell’umiltà, dell’obbedienza, della povertà, ma soprattutto è il Cristo dell’amore. L’intera sua vita è impostata sull’amore. Al solo sentire il nome di Gesù, il cuore gli sussultava di gioia, come pure bastava un solo accenno alla Passione di Gesù per farlo piangere dirottamente. Un suo amico, un giorno vedendolo piangere gli domandò: “Perché Francesco questi singhiozzi? – Piango la morte del mio Gesù e vorrei che tutto il mondo mi sentisse e che tutti piangessero con me!”.

Concludiamo con una sua preghiera tutta di amore: “Rapisca, ti prego, o Signore, l’ardente e dolce forza del tuo amore la mente mia da tutte le cose che sono sotto il cielo, perché io muoia per amore dell’amor tuo, come tu ti sei degnato morire per amore dell’amor mio”.

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