Parla il fotografo e artista Jacopo Manfren: “In un periodo difficile come questo credo fermamente nel potere salvifico dell’arte”

Jacopo Manfren, artista e fotografo italiano, inizia la sua carriera nella fotografia di moda, dimostrando uno spiccato interesse per i grandi stilisti italiani e per il glamour dei film in bianco e nero.

The Sailor, Jacopo Manfren
The Sailor, Jacopo Manfren

Jacopo, molti considerano il mondo della fashion photography un ambiente ostile e assai poco vivibile. Condividi lo stesso pensiero?

Mi dicevano tutti così prima che iniziassi una carriera che si è invece rivelata non solo piena di soddisfazioni ma anche di momenti divertenti, persone interessanti che mi hanno ispirato e nuove idee che mi hanno fatto crescere culturalmente e personalmente.  Penso dipenda da come ti poni, il rispetto che dai è il rispetto che ricevi e quello che fai torna sempre indietro… è un po’ la mia filosofia di vita.

Al giorno d’oggi la fotografia è un mezzo che si è esteso praticamente a tutti, basta avere uno smartphone a portata di mano. Trovi dannoso questo fenomeno per la professione del fotografo oppure ritieni che la fotografia debba essere un mezzo espressivo alla portata di tutti?

Purtroppo penso che abbassare qualsiasi cosa alla portata di tutti, ne riduca il valore: la competizione, lo studio e la qualità che ti portano a emergere non sono più necessarie perché il prodotto si svaluta e, di conseguenza, i risultati si appiattiscono. Però è anche bello che ognuno abbia modo di esprimersi attraverso un mezzo che prima era meno accessibile, spetta a ognuno di noi adesso saperlo rendere più interessante di quello che c’è nella massa.

Three Women, Jacopo Manfren
Three Women, Jacopo Manfren

Tra le tue foto e i tuoi dipinti c’è un anello di congiunzione?

Assolutamente: la nostra personalità non si divide in scatole separate ma si sposta fluidamente in qualsiasi disciplina decidiamo di usare, che sia pittura, fotografie e cinema… e così succede che una ispiri l’altra e viceversa. I miei quadri sono ispirati alle mie foto, che si ispirano ai film con cui sono cresciuto o ai libri che ho letto, e così si torna al principio in un circolo che non finisce ma si rinnova.

Perché prediligi la carta alla tela?

Anche se uso tela, il più delle volte utilizzo carta a grande formato perché questo supporto si avvicina al mio amore per il cinema e per un certo tipo di arte più commerciale a cui sono stato abituato da tutta la vita: dalle pagine delle riviste, alle locandine dei film, alle copertine dei libri. A volte vedo i miei quadri proprio come locandine di un vecchio film con i titoli a caratteri stampati e davanti all’ingresso di qualche vecchio cinema.

Un Mattino romantico, Jacopo Manfren
Un mattino romantico, Jacopo Manfren

In questo periodo difficile per l’intero pianeta, pensi che l’arte possa essere il veicolo adatto per tornare al bello? Se sì, qual è il tuo concetto di bellezza?

Sono assolutamente convinto del potere salvifico dell’arte, il mio concetto di bellezza è molto classico e un po’ antico. Soprattutto in questi periodi di lockdown dobbiamo approfittare per prendere del tempo per sviluppare i nostri progetti, studiare cosa valgono i nostri sogni e renderli reali.

Infine, chi nel corso della tua carriera vorresti avere l’opportunità di fotografare o ritrarre?

Non ho più un’ideale di persona che vorrei ritrarre come quando ero più giovane, adesso preferisco andare di testa mia piuttosto che guardare i modelli offerti da Instagram e Twitter, decisamente troppo uguali e omologati l’uno con l’altro. Forse è per questo che tutti mi dicono che faccio qualcosa di diverso?

https://www.facebook.com/artofjacopomanfren

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