La camicia insanguinata del giudice beato Rosario Livatino a Roma

Prima Peregrinatio Beati Rosarii Livatino – Fidei et Justitiae Martyris,

Una camicia azzurra a quadri insanguinata, simbolo del martirio di un giovane magistrato: è quella indossata da Rosario Angelo Livatino, il “giudice ragazzino”, quando venne ucciso da sicari dell’organizzazione mafiosa Stidda ad Agrigento, il 21 settembre 1990.

Beato Rosario Livatino Infiniterealta.it Laura Ciulli
Beato Rosario Livatino

Ebbene questa reliquia è a Roma dal 14 al 21 gennaio in occasione della prima  Peregrinatio Beati Rosarii Livatino – Fidei et Justitiae Martyris, grazie ad una iniziativa della Venerabile Arciconfraternita di Santa Maria Odigitria dei Siciliani in Roma,  organizzata dal Comitato Peregrinatio Beati Rosarii Livatino.

Rosario Livatino infinite realtà.it Laura CiulliUn reperto che testimonia il gesto di questo Martire della Giustizia e della Fede, il beato primo magistrato salito agli onori degli altari, che per ben 31 anni era stata custodita negli armadi della Curia di Agrigento.

La sua camicia insanguinata, dunque, verrà esposta alla Camera, al Senato, Suprema Corte di Cassazione, Ministero di Grazia e Giustizia, Comando Generale della Guardia di Finanza, Comune di Roma, scuole superiori, università e parrocchie. Un giudice integerrimo, che non si fece mai corrompere, un esempio di lealtà che in un incontro disse che un magistrato “se apparirà sempre libero e indipendente, si mostrerà degno della sua funzione; se si manterrà integro e imparziale non tradirà mai il suo mandato“. (7 aprile 1984, Canicattì).

Ed in una teca d’argento cesellato, resa grigia dal sangue rappreso del beato di Canicattì, ucciso a 38 anni ‘in odio alla fede‘ e alla giustizia, dai killer della mafia agrigentina, mentre guidava la sua auto per recarsi al lavoro, senza scorta per non mettere a repentaglio la vita di altre persone oltre la sua, c’è il suo sacrificio finale .

Una camicia azzurra a quadri, un simbolo di fede di martirio e di giustizia che disse: “Quando moriremo nessuno ci verrà a chiedere quanto siamo stati credenti ma credibili”.

Beato Rosario Livatino infinite realtà.it Laura Ciulli

 

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