“Craxi era un patriota, amava l’Italia e gli Italiani”, così Stefania Craxi in Sala Regia a Viterbo

Bettino Craxi, all’anagrafe Benedetto, e la sua visione dell’Italia e del mondo,  in Sala Regia di Palazzo dei Priori, a Viterbo, il 16 novembre.

L’occasione è la presentazione del libro “Bettino Craxi, uno sguardo sul mondo”, che raccoglie scritti, documenti, alcuni inediti, del primo socialista che ha ricoperto la carica di Presidente del Consiglio dei ministri tra il 1983 ed il 1987. 
Ne è emerso, così,  che la politica estera e quelle dinamiche di fine Novecento erano gli interessi di questo personaggio politico, che ancora oggi suscita interesse e porta alla riflessione.

Giovanni Maria Arena, Stefania Craxi, Francesco Battistoni
Giovanni Maria Arena, Stefania Craxi, Francesco Battistoni

Nel fare gli onori di casa, il sindaco Giovanni Maria Arena, sottolinea la figura del politico, dell’uomo che ha saputo guardare oltre,  che “offre gli stimoli per ulteriori riflessioni”.

Francesco Battistoni
Francesco Battistoni

Per il senatore Francesco Battistoni, “dovremmo recuperare questo spirito storico.  Con questo libro potremmo seminare qualche seme diverso, che offre uno spunto per la politica attuale”.
 

Stefania Craxi, figlia di Bettino Craxi
Stefania Craxi

È Stefania Craxi,  ribadendo  di non arrendersi “ad una politica che non fa gli onori del cittadino”, a tracciare una profonda analisi del padre, il Segretario del Partito Socialista italiano tra il 1976 ed il 1993. 

“Craxi non è stato ascoltato ed ancora  oggi  continua a dare lezioni di storia, lui che non fu mai ideologico”.

Così prende la parola il senatore Craxi, un fiume in piena, mentre parla del padre. In Sala Regia anche molti socialisti nostalgici, molti sono in piedi, la Sala Regia è piena.

Giovanni Maria Arena, Stefania Craxi, Francesco Battistoni

“Ha sempre guardato alla politica interna con gli occhi di quella estera – prosegue Stefania Craxi –  capiva che quello che avveniva nello scenario internazionale, si rifletteva sulla politica interna”. 

Dalle parole della figlia, emerge la figura di un uomo che aveva convinzioni profonde che difendeva senza opportunismo, “la notte di Sigonella lo insegna”, come sottolinea il Senatore.

Lo chiama per cognome, ne traccia i tratti di un cammino politico lungimirante, dove “nei suoi viaggi subordinava la liberazione dei prigionieri politici, in anni in cui nessun leader europeo osava fare questo”. 

E poi continua affermando che “la pace era una sua altra bussola, perché era un uomo di pace, di collaborazione”.
Già, Benedetto Craxi, detto Bettino, che, continua  la figlia Stefania,   “vedeva con grande lucidità e lungimiranza il divario tra Nord e Sud del mondo”.

Conclude citadando una frase di Garibaldi, sulla reazione del padre sulla situazione attuale: “Oggi direbbe “non è questa l’Italia che sognavo”, perché Craxi era un patriota, amava l’Italia e gli Italiani”.

Moderatore dell’incontro, il sociologo viterbese Francesco Mattioli.

Galleria fotografica a cura di Mariella Zadro

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