37 anni dell’Avis di Montefiascone, festeggiati domenica 19 agosto, tra soci, familiari, Autorità civili e militari.
Una giornata intensa per la sezione della cittadina Falisca, che inizia con l’appuntamento in piazzale Roma, per le donazioni, con il dottor Gabriele Mandarello, direttore del servizio di medicina trasfusionale dell’ospedale Belcolle di Viterbo, ed il personale paramedico. A coordinare ogni fase, il presidente Avis Mauro Marinelli, coadiuvato dal direttivo e dai collaboratori.

“Una scelta che non costa nulla, ma vale una vita“, recita la scritta sull’autoemoteca e l’Avis di Montefiascone sono già 37 anni che lo dimostra, scrivendo anno per anno pagine ricche di amore per il prossimo, di dono, di impegno etico e civile.
Un’associazione che si mette in gioco, donando una linfa vitale come il sangue, per chi si trova in difficoltà.

Ed è proprio don Luciano Trapè, parroco della bellissima chiesa medioevale di San Flaviano Martire sulla via Francigena, a risaltare l’importante ruolo di questa associazione. “Il Pane ed il Sangue, cibo di Vita Eterna, ci fanno sentire vivi come Dio, ed il vostro è un donarsi, dare qualcosa di prezioso. È salvezza che Dio ha dato, come chi dona a chi ha carenza, è alienarsi, per far vivere l’altro. Papa Francesco ha detto: ‘È bene non dare il male, ma è male non dare il bene’, io vi dico che è bene non spargere sangue, ma è male non donarlo”.

Toccante la preghiera del Donatore Avis scritta da Papa Giovanni XXXII, recitata a memoria, dal presidente Marinelli. “Rendi, o Signore, la nostra vita feconda di bene per noi, per i nostri cari, per gli ammalati”, è scritto in un passaggio nella preghiera, come è da 37 anni per i donatori di Montefiascone.

Una vita feconda per il bene dell’altro che anche il sindaco Massimo Paolini ha sottolineato affermando che l’Amministrazione comunale “è fiera dell’operato dell’Avis, portatrice di un alto livello civico e sociale, per Montefiascone, in silenzio e con abnegazione. Quindi, invito tutti a ricordare le vittime del crollo del ponte Morandi di Genova”.
Dopo la deposizione della corona d’alloro al Monumento dei Caduti, alla presenza del luogotenente della stazione dei Carabinieri Fabrizio Botticelli, del Comandante della Polizia Locale, e delle varie associazioni, la giornata si è conclusa con il pranzo sociale, presso il ristorante ‘Isola Blu’.

37 anni di una sezione che con i suoi 690 iscritti, testimonia che il sangue è vita, è condivisione. Ed è, infatti, la Consigliera regionale Avis, Rita Belardini, a ricordare le vittime del crollo del Ponte di Genova, invitando gli oltre 200 presenti, ad osservare un minuto di silenzio.

Tra i donatori della sezione di Montefiascone, sono stati premiati: 28 “Benemerenze Rame”, 16 “Benemerenze Argento, 5 “Benemerenze Argento dorato”, 4 “Benenerenze Oro con rubino”. Quello che colpisce è che tra loro ci sono molti giovani.

Anche il consigliere comunale Rossano Capocecera, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, ha espresso parole di encomio per i soci. Anche lui, già donatore, ha sottolineato il valore di questo gesto che “salva le persone, è encomiabile. Il sangue va donato”.

Presente anche il Consigliere Provinciale Avis Emilio Bandiera, a nome del presidente provinciale.