16 ottobre 1943. Senz’altro una delle date più dolorose della storia della città di Roma.
La memoria ha tenuto vivo il ricordo fino ai giorni nostri. La Comunità di Sant’Egidio e quella Ebraica, infatti, hanno custodito il ricordo ed il rispetto, coinvolgendo le istituzioni, ma anche la popolazione e soprattutto i giovani.
Il prossimo 17 ottobre, sabato, saranno tutti insieme al Portico d’Ottavia, in Largo 16 ottobre 1943 alle 19:30.
Non ci sarà la tradizionale marcia silenziosa, in memoria della deportazione degli ebrei di Roma. Ogni anno si è ribadito il concetto di “reagire con la vita, la vera testimonianza”, come aveva sottolineato lo scorso anno il rabbino capo Di Segni.
Non ci può essere il futuro, senza memoria, come è stato in questi ultimi 25 anni con la marcia silenziosa fino al Portico d’Ottavia. Un modo per non dimenticare il terribile tragitto di oltre mille ebrei, tra i quali più di 200 bambini, che vennero portati via dalle loro case, condotti al Collegio militare a Trastevere, per poi essere imprigionati nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau.

Solamente 15 uomini e una donna, Settimia Spizzichino,(morta il 3 luglio 2000) fecero ritorno a casa.

Quest’anno, a causa dell’emergenza Covid-19, la marcia silenziosa non ci sarà, ma come comunicato dal sito della Comunità di Sant’Egidio delle “postazioni fisse e distanziate e la trasmissione in streaming. Per chiedere la possibilità di partecipare in presenza si prega di compilare il form e di attendere conferma dalla segreteria organizzativa.
In caso di esaurimento posti o per tutti coloro che lo desiderano, si potrà seguire l’evento in streaming sul sito o sui canali Youtube e Facebook della Comunità di Sant’Egidio (si consiglia l’iscrizione ai canali per ricevere le notifiche al momento dell’avvio delle trasmissioni)”.
https://www.youtube.com/user/santegidio