Nessuna apertura della Porta Santa per il Giubileo 2025 al di fuori di Roma. Lo ha confermato il Dicastero per l’Evangelizzazione, rispondendo alle richieste di diverse diocesi che avrebbero voluto aprire le Porte Sante nelle loro Cattedrali e Santuari, proprio come nel Giubileo straordinario della Misericordia del 2016, quando il Papa aprì la prima Porta Santa a Bangui, nella Repubblica Centrafricana.
Sarà, dunque, un Giubileo 2925 ‘ordinario’, proprio come ribadito da Mons. Rino Fisichella, presidente del Dicastero vaticani, che prevede le tradizionali quattro Porte Sante nelle basiliche papali di San Pietro, San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le Mura. Nel testo si precisa, infatti, che è espresso dovere “richiamare le precise indicazioni stabilite dal Santo Padre nella Bolla Spes non confundit, di Indizione del Giubileo 2025, che indica come Porta Santa quella della Basilica di San Pietro e delle altre tre Basiliche Papali, ossia San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le Mura“.
Fa eccezione, come è precisato nella nota, il desiderio espresso dal Santo Padre nella Bolla ‘di voler personalmente aprire una Porta Santa in un carcere ‘per offrire ai detenuti un segno concreto di vicinanza‘.
Comunque, nonostante la limitazione dell’apertura della Porta Santa a Roma, è possibile ottenere l’indulgenza giubilare in vari luoghi.
I fedeli possono recarsi in Terra Santa nelle basiliche del Santo Sepolcro a Gerusalemme, della Natività a Betlemme e dell’Annunciazione a Nazareth. Inoltre, nelle diocesi di tutto il mondo, sarà concessa l’indulgenza, visitando le cattedrali o altre chiese designate dai vescovi locali.
Per quanto riguarda Roma, il Divino Amore e le Catacombe saranno indicati per ottenere l’indulgenza, mentre altri siti sono le Basiliche di Assisi, Loreto, Pompei e Padova.